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Newsletter del 25 Novembre 2008

La tecnologia sfida la crisi


Daniele Lepido
MILANO
Una sostanziale tenuta di strada per un hi-tech che batte la recessione. Merito delle piccole imprese pronte a investire in software e servizi evoluti e a scommettere su una ripresa che fa rima con innovazione. Senza dimenticare il tema strategico delle infrastrutture legate alla banda larga, come ribadito ieri a Milano dal presidente di Confindustria Emma Marcegaglia.

Tutto nell'annus horribilis di una crisi finanziaria fatta di Borse in affanno e credito risicato, sullo sfondo delle prime ripercussioni sul fronte occupazionale, come dimostra il caso della Motorola che la scorsa settimana ha deciso di chiudere il suo centro d'eccellenza di Torino in cui lavorano 370 super-ingegneri.

Eppure nel suo complesso, per il 2008, l'hi-tech italiano batte la curva di un Prodotto interno lordo che va sottozero (-0,2%) e cresce di un timido ma significativo 1,1%, oltre quota 20,4 miliardi. Meglio delle telecomunicazioni che hanno messo a segno un +0,8% raggiungendo i 44,5 miliardi, per un mercato globale – quello dell'Ict – che nell'anno sfiorerà i 65 miliardi di euro (+0,9%).

Sono questi i dati del preconsuntivo presentato ieri da Assinform, l'associazione delle imprese dell'information technology aderente a Confindustria. Nel 2007 l'informatica aveva corso al ritmo del 2% contro un Pil all'1,7%, un rallentamento dovuto principalmente alla flessione dell'hardware (6.614 milioni di euro), la cui crescita nel 2008 non supererà l'1% quando nel 2007 era stata del 3,6 per cento. Tengono i servizi informatici (+0,2%, 9.332 milioni di euro), mentre sale ancora il software (4.467 milioni di euro, +3,3 per cento). Fra le cause del calo della domanda di hardware c'è una pesante riduzione di spesa da parte delle famiglie alle quali la crisi – fa sapere l'associazione – «sta togliendo risorse da dedicare all'acquisto di beni tecnologici».

Le novità positive arrivano dalle imprese fino a 250 dipendenti (il 40% della domanda It viene proprio da loro), che hanno reagito alla crisi puntando sulla tecnologia. Lo dice l'indagine sul settore effettuata presso le associate Assinform, alle quali sono state chieste valutazioni sui budget tecnologici: la maggioranza ha risposto che non ha tagliato gli investimenti in innovazione nel 2008 e che li difenderà nel 2009. Nelle aziende medio-grandi, invece, prevale una riduzione degli investimenti in hi-tech.

Nonostante la tenuta, il settore necessita comunque di un sostegno, tema rilanciato dal presidente dell'Assinform Ennio Lucarelli: «Servono misure fiscali che premino le imprese che innovano – spiega Lucarelli – con incentivi e provvedimenti che favoriscano l'aumento della loro capitalizzazione, insieme con la promozione di un sistema del credito, la realizzazione di un mercato dei servizi innovativi concorrenziale e selettivo abbandonando la pratica diffusa, soprattutto a livello locale, degli affidamenti in house. Infine chiediamo il rafforzamento dei programmi di ricerca e sviluppo sull'innovazione che favoriscano l'incontro cooperativo fra domanda e offerta di tecnologie».

Per quanto riguarda i settori, aumentano gli investimenti in hi-tech della distribuzione, insieme con l'industria e le utilities. In calo, invece, l'attenzione alla tecnologia degli altri comparti: dalla Pubblica amministrazione alla finanza, passando per tlc e media, che hanno diminuito i budget.

Un richiamo forte alla necessità di investire in infrastrutture tecnologiche è arrivato ieri dal presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, che condivide il suggerimento rivolto al Governo dal presidente dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, Corrado Calabrò, affinché venga varato «un grande progetto nazionale» per la diffusione della banda larga. «In questo Paese servono certamente le infrastrutture materiali - ha detto il numero uno di Viale dell'Astronomia al convegno dell'Assinform - come strade e autostrade, ma anche quelle immateriali come la banda larga che è un elemento essenziale per l'innovazione e lo sviluppo».

19 novembre 2008

 
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