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Newsletter del 23 Febbraio 2009

«Più attenzione alle Pmi»


ROMA
Sono il 95% della struttura produttiva del Paese, l'80% dell'occupazione e contribuiscono a creare il 70% della ricchezza. E la Confcommercio si propone un obiettivo: fare del 2009 il primo anno italiano delle piccole e medie imprese, con un road show che ha avuto la sua prima tappa ieri ad Ancona e continuerà in altre città italiane. «Vogliamo aprire nel Paese una grande discussione, coinvolgendo le istituzioni e tutte le parti sociali», ha detto ieri il presidente della Confcommercio, Carlo Sangalli, tagliando il nastro della prima manifestazione.

L'attenzione è concentrata in questi giorni sugli aiuti al settore automobilistico e al suo indotto: «È un comparto che sta vivendo un problema drammatico, che va affrontato con serietà. Ma chiediamo la stessa attenzione anche per il mondo che noi rappresentiamo», ha detto il presidente della Confcommercio, ricordando che il 2008, tra aperture e chiusure, ha avuto un bilancio negativo di 30mila imprese.
Fino a maggio si terranno altre otto iniziative (sono nove in tutto), dal Nord ad Sud, ognuna dedicata ad un argomento specifico. Ieri ad Ancona è stata presentata una ricerca su imprese e burocrazia, con una valutazione dell'impatto negativo che ha sulla crescita il cattivo funzionamento dell'amministrazione pubblica (vedi articolo in pagina) e una radiografia delle piccole imprese marchigiane. Poi si parlerà, tra i vari temi, di Mezzogiorno, trasporti, fisco, criminalità, credito, turismo.

Comune denominatore, il Manifesto di Confcommercio, che è stato presentato ieri: "L'Italia delle imprese, le imprese per l'Italia." Parola chiave, la responsabilità. Le imprese «chiedono e offrono» l'impegno per rilanciare crescita, sviluppo e coesione sociale, con riforme che risolvano gli svantaggi competitivi di lungo periodo e che legittimino, nel quadro di un rigoroso rispetto dei conti pubblici, una politica di bilancio più espansiva.
Giustizia, amministrazione pubblica, flexsecurity, da raggiungere attraverso la riforma degli ammortizzatori sociali, e poi l'integrazione tra politica industriale e politica dei servizi, puntando sulle liberalizzazioni. In fondo alle due pagine del Manifesto, la citazione delle parole pronunciate dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: «Facciamo di questa crisi un'occasione».

Le piccole e medie imprese vogliono dare il proprio contributo. Ma attendono, appunto, risposte. Sangalli ha lanciato l'allarme crescita: «Non vogliamo essere pessimisti, ma realisti. La spesa delle famiglie nel 2009 secondo le nostre stime diminuirà dello 0,7%; c'è il rischio di ritrovarci nel 2010 con un livello di spesa pro capite inferiore a quello del 2005».

Il Governo deve intervenire: «Questo è il momento in cui occorre mettere in campo la capacità politica di impiegare bene le risorse necessarie, anche per realizzare un sistema più robusto di ammortizzatori sociali», ha detto il presidente di Confcommercio. Sollecitando un intervento sugli studi di settore: «Bisogna rafforzare equità e selettività, per assicurare il diritto di ciascun contribuente alla tassazione sulla base del reddito effettivo e attuale, e non stimato e presunto».

Venerdí 30 Gennaio 2009

 
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