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Newsletter del 23 Febbraio 2009

«Meno tasse alle Pmi per aiutare la ripresa»


FIRENZE
«Solidarietà e competitività sono le parole chiave per affrontare il difficile momento dell'economia». Diego Della Valle indica la strada per non far mancare ossigeno alle imprese del made in Italy e dare più soldi in busta paga ai dipendenti. In tempi rapidi. «Entro gennaio il Governo deve intervenire per consentire un aumento reale delle retribuzioni, attraverso la riduzione del peso contributivo, e per far sì che le aziende possano reinvestire in ricerca e sviluppo parte del loro margine lordo, in questo caso utilizzando lo strumento della defiscalizzazione», dice.

La velocità dei provvedimenti, a giudizio dell'imprenditore marchigiano, sarà determinante. Della Valle, intervenuto ieri a Firenze a un dibattito sul futuro della Toscana, regione dove opera sia con una presenza industriale nel core business della pelletteria, sia come azionista di controllo della Fiorentina calcio, ha sottolineato la necessità di tempi rapidi: «I prossimi mesi saranno molto duri e le imprese rischiano di arrivare a primavera senza liquidità per andare avanti – sostiene – così come le famiglie italiane devono poter contare su redditi più elevati. Tra sei o sette mesi potrebbe essere troppo tardi – aggiunge – le mosse del Governo devono arrivare entro gennaio».

Della Valle chiede attenzione per le Pmi italiane: «sono la parte più sana della nostra economia – dice – se è giusto, com'è giusto, aiutare i grandi gruppi, che pure non hanno sempre dato bella prova in ambito internazionale, ancora più importante è sostenere le piccole imprese, che costituiscono la forza della nostra economia. Se perdiamo questo tessuto produttivo, perdiamo un valore inestimabile che è rappresentato dal know how manifatturiero, costituito dagli operai e in generale dalle maestranze. Sarebbe un danno incalcolabile per il Paese».

Per il presidente del Monte dei Paschi, Giuseppe Mussari, l'origine della crisi internazionale, oltre che nella finanza spregiudicata, va cercata nel modello economico anglosassone «che pensava di crescere sui debiti. Se non verrà compreso – dice – corriamo il serio pericolo di vedercelo riproporre tra qualche anno». Anche Pier Luigi Bersani, ministro ombra dell'economia per il Pd, ha parlato di «società buona che produce economia buona» e della necessità di un'azione mirata del Governo: «Invece di decreti inutili, faccia di più per l'economia», ha sottolineato, puntualizzando il pericolo di «sottovalutare la crisi».

Davanti alle preoccupazioni per il prossimo futuro espresse dal presidente della Toscana, Claudio Martini, e dai leader di Legacoop Toscana, Patrizia Vianello, e da Marco Bonciolini, numero uno del Consorzio toscano cooperative, organizzatore del convegno, Della Valle ha ribadito l'urgenza della situazione, a prescindere dal buon andamento del suo gruppo. Tod's non sembra aver risentito del rafforzamento dell'euro sul dollaro e della crisi americana. «Abbiamo fatto una chiusura d'anno buona – ha rivelato ai giornalisti prima dell'inizio del convegno – ed è andato piuttosto bene anche l'ultimo trimestre, quello con le vendite di Natale che destavano qualche preoccupazione». Ma non sono tempi per essere ottimisti: «La parola ottimismo, guardando al 2009, la troverei un po' da incoscienti».

Cesare Peruzzi
Martedí 13 Gennaio 2009

 
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