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Newsletter del 25 Maggio 2009

«Leadership è saper allineare le persone»

di Franco Vergnano
Due blog, tre figli, discreto maratoneta e collezionista di figurine di baseball con una raccolta personale di 25mila pezzi, Marty Linsky insegna ad Harvard. È accreditato come uno dei più autorevoli esperti di leadership, un concetto complesso e articolato che sfugge da tutte le parti, particolarmente difficile da mettere a fuoco.
Professor Linsky che cosa è per lei leadership e che significato ha per l'impresa in tempi di crisi come gli attuali?
In linea di massima, la leadership è la mobilitazione delle persone per affrontare problemi complessi. Su questo versante, oggi la sfida per le aziende è di utilizzare la recessione come un'opportunità.
Facile a dirsi, un po' più difficile da mettere in pratica.
È sbagliato «stare ibernati come un orso d'inverno», tagliare le spese e aspettare la fine della tempesta. Cresceranno le aziende che capiscono che il futuro è ignoto, che avranno il coraggio di prendere decisioni difficili su quello che deve essere lasciato alle spalle e quello che va mantenuto, che creeranno una cultura di leadership nell'intera organizzazione.
Lei è docente ad Harvard ed è considerato uno dei principali esperti mondiali della cosiddetta «leadership adattiva». Può spiegare in poche parole qual è la sua teoria e in che cosa differisce da altri modelli?
La leadership adattiva fornisce la struttura, le abilità e gli strumenti per rispondere alle incessanti pressioni del cambiamento, della competizione e della complessità.
Quali sono le tre idee centrali che rappresentano il fondamento della sua teoria?
La leadership è un comportamento, un'attività e non una posizione. Le opportunità per esercitare la leadership si presentano a ciascuno di noi ogni giorno, indifferentemente dal nostro ruolo. Ci sono al lavoro, durante una cena o nella normale vita sociale. La maggioranza delle teorie confondono la leadership con il fare bene il proprio lavoro. Ma l'esercizio della leadership è diverso.
Che cosa vuol dire, in pratica?
Significa andare oltre quello che ci si aspetta di fare. Ed è per questo che, quasi sempre, esercitare la leadership incontra resistenze. Questo perché noi non esercitiamo la leadership molto spesso.
Qual è il secondo punto?
Il più grande errore che le persone fanno su questo versante è quello di trattare i problemi tecnici come se fossero sfide adattive. Gli aspetti tecnici sono soggetti all'uso dell'autorità, dei fatti e dell'expertise. La sfida adattiva richiede che le persone cambino la loro lealtà, i loro credo, i loro valori e comportamenti radicati. Aiutare le persone ad attraversare il dolore del cambiamento é un lavoro difficile, ma è proprio questa la leadership. La maggior parte dei problemi ha sia elementi tecnici sia adattivi. Ma la leadership significa mobilitare le persone nelle organizzazioni per farsi carico dei problemi adattivi più difficili.
Veniamo all'ultimo snodo. Qual è l'abilità più importante?
Quella di «mettersi sulla balconata». Significa essere capaci di riflettere, in tempo reale, per avere una visione a distanza e riconoscere i "pattern" anche mentre sei nel bel mezzo dell'azione. È l'abilità di essere molto bravi a diagnosticare sia la situazione sia il tuo comportamento. Nella leadership adattiva, al contrario di molte altre idee, ci si muove dall'esterno all'interno della situazione. Si comincia prima osservando la situazione e poi guardando il proprio ruolo in quel contesto. La leadership non è una serie di tratti o caratteristiche personali. Riguarda abilità che possono essere imparate.
In questo momento le pressioni esterne e interne delle aziende sono molto forti. Le sfide tante e severe. Come può fare la leadership adattiva a supportare le organizzazioni nell'attuale contesto?
Usando le strutture e le abilità di questa teoria si possono aiutare le organizzazioni a: riconoscere le opportunità quando sono in mezzo alla turbolenza e all'incertezza; affrontare i loro problemi più difficili; sviluppare processi di leadership dentro le organizzazioni; coltivare approcci che non fanno parte dei repertori attuali.
Lei è stato per alcuni anni Chief secretary e consigliere del governatore del Massachussets, William Weld. Ha avuto modo di sperimentare sul campo la sua teoria anche nella Pubblica amministrazione?
In effetti la mia esperienza nel governo del Massachussets è stata molto positiva. È difficile per i politici esercitare la leadership, perché i politici dicono quello che la gente vuole sentire. Il Governatore Weld ha imparato ad essere molto bravo nel comunicare le cattive notizie alla gente con una gradualità che può essere assorbita. Mi piacerebbe tantissimo lavorare nel settore pubblico in Italia, un Paese che mi sta molto a cuore. Mia moglie ed io abbiamo appena costruito una casa nel Lazio. Il sistema pubblico italiano ha bisogno di cambiamento. So che il governo sta affrontando grosse sfide.
Ha in mente degli esempi di leadership adattiva che possono essere interessanti per la realtà italiana? Anche nelle Pmi oltre che nelle grandi aziende?
In genere assistiamo le aziende di qualsiasi dimensione ad identificare le loro sfide adattive e le aiutiamo a sperimentare per affrontare i problemi. Per alcune si tratta di trattenere le persone migliori, per altre di fornire all'organizzazione un maggior allineamento del lavoro. Spesso lavoriamo con top team per aiutarli ad essere meno dispersivi. Sovente le società ci chiedono di sostenerle nel creare una cultura di leadership da diffondere nell'organizzazione in modo che tutti sentano la responsabilità di esercitare la leadership.
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IL PERSONAGGIO

Il guru di Harvard
Marty Linsky è docente alla John F. Kennedy school of Government di Harvard. Il guru americano è anche co-fondatore e "principal" di Cambridge leadership associates (Cla), una società di consulenza per la leadership rivolta alle imprese del settore privato e pubblico e a clienti non-profit negli Stati Uniti e a livello internazionale. Dal 1992 al 1995 Linsky è stato Chief secretary del governatore del Massachusetts.
Laureato al Williams college e alla Harvard law school, Linsky è stato giornalista, avvocato e uomo politico: Assistant minority leader della House of representatives del Massachusetts, editorialista di «The Boston Globe», ed editor di «The Real Paper». È autore di molti libri, saggi e articoli sulla leadership.
Il suo libro più recente, scritto con Ronald Heifetz, è «Leadership on the line». Il suo prossimo libro, scritto insieme a Heifetz e Alexander Grashow, «The practice of adaptive leadership», verrà pubblicato in estate da Harvard business press. Linsky è un blogger, i suoi siti sono: «Linsky on leadership» e «Washington Post's leadership blog».
In Italia Linsky collabora insieme agli associati di Cla al laboratorio esperienziale di Watson Wyatt per il processo di sviluppo della leadership.

 
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