Intesa Sanpaolo e Confcommercio hanno firmato un accordo che prevede la messa a disposizione, da parte del gruppo bancario, di un plafond di 3 miliardi di euro destinato alle imprese associate alla confederazione. L'accordo, informa una nota congiunta, sottoscritto dal presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, e dal consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera, mira a sostenere le piccole imprese del commercio, del turismo e dei servizi, assicurando la liquidità necessaria per le esigenze di cassa e favorire la realizzazione di nuovi programmi di rafforzamento patrimoniale e di nuovi progetti.
Nell'ambito dell'accordo sono previsti finanziamenti rivolti alle aziende costituite in forma di società di capitali che intraprendono processi di rafforzamento patrimoniale. Le caratteristiche essenziali, a fronte dell'impegno delle imprese a migliorare la propria struttura patrimoniale, sono la durata di 5 anni (estensibile a 10) e l'importo correlato all'aumento di capitale effettivamente sostenuto (sino a due volte per le classi di rating migliori) con un massimo di 500mila euro.
L'intesa include anche strumenti di finanziamento per consentire alle imprese di gestire in forma flessibile il prestito in corso di ammortamento, in termini sia di ulteriori erogazioni, sia di estensione della durata del finanziamento. In armonia con l'Avviso comune dell'Abi, l'Istituto si impegna, con validità fino al 30 giugno 2010, a concedere il rinvio per un periodo massimo di 12 mesi, dalla data di richiesta, del pagamento delle quote capitale delle rate di mutui o leasing in essere. Il direttore generale di Intesa Sanpaolo Francesco Micheli, responsabile della banca dei territori invita le aziende ad approfittare di questo accordo. «Devono venire in banca – spiega – prima che la situazione finanziaria diventi insostenibile. Ci saranno sei-dieci mesi difficili per le imprese e il nostro compito è quello di traghettare il sistema economico oltre questo scoglio». Micheli ricorda inoltre che la moratoria sui crediti siglata tra Abi, Governo e Confindustria è già nei fatti operativa e che oltre mille clienti del gruppo hanno già ottenuto lo stop al pagamento di parte delle rate dovute.
L.Or.
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