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Newsletter del 28 Giugno 2010

Ogni anno 11,5 miliardi in burocrazia

Carlo Andrea Finotto
MILANO
Una zavorra per la competitività del sistema produttivo italiano. La burocrazia costa alle pmi quasi un punto di Pil ogni anno, pari a 11,5 miliardi di euro.
Il dato – in tutta la sua incredibile consistenza – emerge da uno studio realizzato dall'ufficio studi della Cgia di Mestre. A pagare il prezzo più salato di questa stortura del sistema-paese sono le micro imprese sotto i 10 addetti che costituiscono il 95% del totale delle aziende italiane.
Per le realtà produttive minori, quelle con un numero di dipendenti che va da 3 a 9, la somma che annualmente se ne va in burocrazia tocca i 1.587 euro a dipendente, contro una media nazionale pari a 1.226 euro. L'importo scende, invece, a 1.445 euro per le imprese incluse nella classe di addetti tra i 10 e i 19 dipendenti, a 1.035 per quelle che rientrano nel range tra i 20 e i 49 addetti e si riduce ancora a 720 euro per le imprese che ricadono nella classe tra i 50 e i 499 addetti.
«Lo studio – sottolinea il segretario della Cgia di Mestre Giuseppe Bortolussi – evidenzia i costi che le piccole e medie imprese del paese devono sostenere per far fronte alla gestione del personale, al disbrigo delle pratiche fiscali, alla formazione e agli adempimenti da osservare in materia di sicurezza e ambiente». Bortolussi parla di « cifra da capogiro che, purtroppo, colpisce in maniera più pesante proprio la componente più diffusa, quella delle micro imprese. A cominciare dal costo medio annuo per ciascun addetto», che risulta più che doppio rispetto a quello che devono sostenere le realtà medio-grandi.
La classifica del peso della burocrazia, poi, non avvantaggia le piccolissime imprese neppure quando si parla di numero di adempimenti medi necessari per sbrigare il carico burocratico che pesa, ogni anno, su ciascun addetto. Secondo quanto evidenzia l'ufficio studi della Cgia, si va così dagli 8,4 adempimenti medi per dipendente che devono sostenere le aziende che contano fino a cinque occupati – rispetto a una media nazionale pari a 5,5 –, ai 7,3 adempimenti per quelle che danno lavoro a un numero di dipendenti compreso tra 6 e 9. Il numero di adempimenti medi per ogni singolo addetto si riduce a 6,4 nelle imprese con un numero di dipendenti che va da 10 a 19.
Le realtà produttive comprese nella fascia 20-40 addetti devono sbrigare un numero medio di 3,5 adempimenti per ciascun occupato, mentre il numero di incombenze brucoratiche si contrare fino a 2,7 per ciascun addetto quando si prendono in considerazione le aziende che contano da 50 a 499 dipendenti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

 
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