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Newsletter del 28 Marzo 2011

Scadenza entro fine mese per la comunicazione Eas
di Ca. M.

Le associazioni mettono nel mirino la scadenza del 31 marzo per assolvere all'obbligo del modello Eas. Con la conversione in legge del decreto milleproroghe, gli enti associativi che non hanno inviato entro il 31 dicembre 2009 il modello possono sanare la propria posizione e non rischiare di diventare enti commerciali. La scadenza vale per gli enti esistenti al 29 novembre 2008 (data di entrata in vigore del Dl 185/2008) e per quelli costituiti dopo, purché il 60° giorno scada prima del 31 marzo.
Le agevolazioni in gioco
Con Dl 185/2008 si è profondamente innovata la disciplina delle agevolazioni riconosciute alle associazioni, contenuta in particolare nell'articolo 148 del Tuir e nell'omologo articolo 4 del Dpr 633/72. Dalla riforma contenuta nel Dlgs 460/97, le associazioni che incassano corrispettivi da soci possono non considerare commerciali tali entrate se rispettano, formalmente e nella sostanza, le prescrizioni statutarie richieste dalle citate leggi.
Queste norme prevedono che le associazioni debbano avere effettivamente un regime democratico che consenta a tutti i soci di avere gli stessi diritti e doveri e ai maggiorenni deve essere riconosciuto l'elettorato attivo e passivo; deve essere inoltre previsto l'obbligo di rendicontazione annuale delle attività, e, in caso di scioglimento, il patrimonio residuo deve essere devoluto a favore di altre associazioni con analoga finalità o a fini di pubblica utilità, sentita l'Agenzia per le onlus.
L'assenza della finalità di lucro è garantita dal rispetto del divieto di distribuire anche in modo indiretto avanzi o utili, così come deve prevedersi l'intrasmissibilità delle quote sociali e delle contribuzioni e la non rivalutabilità delle stesse.
Questo insieme di norme consente alle associazioni di non considerare commerciali le attività svolte in attuazione delle finalità istituzionali realizzate verso pagamento di corrispettivi specifici.
Dal Dl 185/2008, oltre all'obbligo di inserire queste norme all'interno dello statuto si è aggiunto l'onere di inviare una dichiarazione in 38 punti concernente l'effettivo rispetto delle prescrizioni di legge. Quando ai primi di settembre del 2009 uscì il modello Eas, si comprese la portata dell'adempimento. Infatti, in caso di mancata presentazione del modello – o di dichiarazione mendace – il rischio per le associazioni era (e rimane) di perdere la qualifica di ente non commerciale e di vedere portata a commerciale tutta l'attività, con assoggettamento all'Ires e all'Iva di tutte le entrate. So ono risultate obbligate alla compilazione del modello anche le associazioni che richiedono solo una quota sociale indifferenziata ai propri soci. La platea delle organizzazioni interessate dall'adempimento è particolarmente ampia anche se, con successivi provvedimenti e circolari, le Entrate hanno escluso alcune tipologie di enti e ha concesso una compilazione ridotta ad altre organizzazioni (si veda a lato).
Con i provvedimenti del direttore dell' a ogenzia delle E ontrate, il primo termine del 30 ottobre 2009 era stato successivamente prorogato prima al 15 dicembre e successivamente al 31 dello stesso mese.
La proroga intervenuta con il milleproroghe (Dl 225/ 20 o10 convertito in legge 10/ 20 o11) consente pertanto di sanare le posizioni di quegli enti che solo successivamente al 31 dicembre 2009 hanno adempiuto. Peraltro, con la recente circolare 6/2011, l' a ogenzia delle E ontrate ha confermato che la proroga è tale e non è una riapertura dei termini. Pertanto chi ha adempiuto successivamente al termine ma prima della pubblicazione del milleproroghe non deve inviare nuovamente il modello.
Gli enti di nuova costituzione devono inviare il modello entro 60 giorni dalla loro costituzione, e pertanto chi si è costituito precedentemente il 30 gennaio 2011 deve rispettare la scadenza del 31 marzo di quest'anno.
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Le coordinate
Entro il 31 marzo, gli enti obbligati dovranno trasmettere alle Entrate la comunicazione dei dati e delle informazioni di natura fiscale
La scadenza vale per gli enti esistenti al 29 novembre 2008 e per quelli costituiti dopo, purché il 60° giorno scada prima del 31 marzo
La modifica dei termini di presentazione del modello Eas è stata introdotta dal decreto milleproroghe (Dl 225/2010)

La platea e l'iter
01|I SOGGETTI OBBLIGATI
Associazioni di natura privata, senza personalità giuridica, che:
- ricevono quote associative e/o;
- ricevono dagli associati corrispettivi per beni o servizi offerti dall'ente e/o;
- svolgono attività commerciale in via non esclusiva o principale

02|I SOGGETTI ESCLUSI
- Organizzazioni di volontariato iscritte nei registri locali che svolgono le eventuali attività commerciali e produttive marginali nei limiti della legge;
- associazioni iscritte all'Anagrafe delle onlus tramite istanza alla Direzione regionale delle Entrate (le «onlus di opzione»);
- associazioni non governative (Ong) riconosciute idonee dal ministero degli Affari esteri;
- associazioni pro-loco che hanno optato per il regime forfettario previsto dalla legge 398/91;
- associazioni sportive dilettantistiche che non svolgono attività commerciali né decommercializzate

03|I SOGGETTI PARZIALMENTE OBBLIGATI
Devono compilare solo parzialmente l'elenco:
- associazioni di promozione sociale iscritte nei registri omonimi locali;
- associazioni di volontariato che svolgono attività commerciali e produttive diverse da quelle prescritte dalla legge;
- associazioni e società sportive dilettantistiche che svolgono attività commerciali e/o decommercializzate;
- associazioni riconosciute iscritte nei registri delle persone giuridiche;
- associazioni che svolgono prevalentemente attività di religione o di culto riconosciute
dal ministero degli Interni;
- associazioni riconosciute dalle confessioni religiose con le quali lo stato ha stipulato patti, accordi o intese;
- partiti e movimenti politici che ottengono rimborsi per le spese elettorali o che abbiano presentato liste alle più recenti elezioni europee o politiche;
- associazioni sindacali rappresentate nel Cnel, loro articolazioni locali o funzionali, istituti
di patronato;
- associazioni riconosciute di ricerca scientifica oggetto di provvedimenti agevolativi;
- associazioni onlus parziali che ricevano quote sociali e/o vendano ai propri soci beni e/o servizi;
- associazioni combattentistiche e d'arma iscritte nell'albo tenuto dal ministero della Difesa;
- federazioni sportive nazionali riconosciute dal Coni


04|LA PROCEDURA D'INVIO
Il modello deve essere inviato per via telematica, utilizzando il software messo a disposizione sul sito dell'Agenzia. Se l'ente è sprovvisto di accesso ai servizi telematici delle Entrate, si può rivolgere ad intermediari abilitati (professionisti del settore tributario e Caf)
I soggetti inclusi ed esclusi dall'adempimento e le modalità di invio del modello Eas

 
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