Aprire un negozio su Facebook e curare qui i rapporti con i propri clienti: è il social commerce e sta diventando un'opportunità più matura per le aziende, anche italiane. I segnali più importanti vengono dall'estero, ovviamente: pochi giorni fa eBay e Facebook hanno stretto un accordo, per unire le forze nel sostenere lo sviluppo del social commerce. Integreranno i propri strumenti. Nasceranno così applicazioni che permetteranno ai negozianti di aggiungere tocchi di socialità agli acquisti. I clienti potranno condividere meglio, tra loro, quali sono i prodotti che comprano, che desiderano o che consigliano. Così, Forrester Research stima che il social commerce crescerà dai 5 miliardi di dollari di fine 2011 ai 30 miliardi nel 2015, nel mondo (+56% annuo). «Anche in Italia il social commerce cresce ma è un mercato ancora così piccolo che non è misurabile», dice Roberto Liscia, presidente di Netcomm.
Tuttavia anche da noi si sviluppano gli strumenti per integrare Facebook con l'ecommerce. La startup bolognese Freshcreator ha lanciato un'applicazione con cui alberghi e agriturismi possono integrare, sulla pagina Facebook, un sistema per prenotare le camere. Un'altra startup italiana, Blomming, consente di mettere su Facebook il carrello degli acquisti e il negozio online. Sono servizi pensati per Pmi prive di competenze tecniche: basta un clic per mettere questi strumenti su Facebook. I social network non sono solo un altro canale di vendita. Basta vedere l'applicazione Facebook commerce più diffusa al mondo: della californiana Payvment, gratuita e adottata da 120mila negozianti. Permette non solo di caricare prodotti ma anche di promuoverli con gli strumenti social, di interagire con i clienti, di studiarne le abitudini di acquisto.
«Soprattutto in Italia, i social network potrebbero servire ai negozianti in particolare nel post vendita: per raccogliere feedback, dare supporto ai clienti», aggiunge Liscia. Secondo uno studio Netcomm ancora inedito, «ben il 20% degli utenti internet italiani usa i social network per raccontarsi esperienze d'acquisto e risolvere problemi avuti con i prodotti». «Per sviluppare un'iniziativa social commerce di successo, il negoziante non deve limitarsi a replicare il negozio su Facebook, ma sviluppare un progetto originale e adatto al contesto social, in cui contano coinvolgimento, confronto e interazione», conferma Riccardo Mangiaracina, esperto ecommerce presso School of Management-Politecnico di Milano.
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comprare sfruttando gli «amici»
Costi da logistica
Amazon ha appena aperto a Piacenza il primo magazzino italiano. Ne deriveranno vantaggi per consumatori e negozianti. Le aziende italiane che hanno un negozio su Amazon potranno così spedire a Piacenza i prodotti che poi intendono vendere ai consumatori in quattro Paesi europei (prima erano invece costretti a usare magazzini Amazon esteri). I tempi si ridurranno e, in futuro, forse anche i costi. A oggi Amazon chiede ai negozianti 2,90 euro a spedizione (compreso ritiro e imballaggio) più 0,135 euro ogni 100 grammi, più 20 euro al mese al metro cubo per lo stoccaggio in magazzino. Ogni pacco può pesare al massimo 12 kg. Bisogna inoltre avere un account di venditori Amazon (39 euro al mese).
Il booking si fa in network.
La start up italiana freshcreator è il principale servizio specializzato nell'e-commerce turistico (prenotazioni camere), con 10mila aziende. Da qualche giorno ha un'applicazione Facebook. Gli utenti freshcreator possono installarla sulla propria pagina Facebook, dotandola così, con un paio di clic, di un sistema di booking (prenotazioni). www.freshcreator.com
Il leader delle aste.
eBay e Facebook hanno stretto un'alleanza a ottobre. Ne nasceranno applicazioni di social commerce, di sviluppatori di terze parti. I negozianti potranno adottarle per spingere gli acquirenti a condividere quali sono i prodotti che comprano, che desiderano o che consigliano. Sarà sempre più social l'esperienza pre e post-acquisto. www.ebay.it
L'acquisto con il «like».
Blomming è una start up italiana focalizzata sull'abilitazione dei negozi al social commerce. Chi crea un negozio con Blomming può metterlo anche sulla propria pagina Facebook, con un clic. Compariranno gli stessi prodotti, con già integrate le funzioni di «mi piace» e condivisione di Facebook, e il carrello degli acquisti. I negozi Facebook di Blomming sono 1.700 a oggi. blomming.com
il negozio in tre passi
profilo d'azienda
In primo luogo si deve aprire un profilo aziendale su Facebook, che permette di farlo solo a chi non ha già un account standard. Bisogna creare un'inserzione Facebook (https://it-it.register.facebook.com/ads/create) o una pagina Facebook (https://it-it.register.facebook.com/pages/create.php), inserendo le informazioni richieste.
la trasformazione
Il secondo passaggio è quello che prevede la trasformazione della pagina Facebook aziendale in un negozio. Qualcuno si limita a inserire il link al proprio negozio presente altrove, ma è anche possibile integrare un sistema di carrello, di vendita di prodotti o di prenotazione di stanze d'albergo direttamente nella pagina, tramite apposite applicazioni (gratuite o a pagamento).
dopo la vendita
È possibile a questo punto gestire non solo la vendita, ma anche il post-vendita: le applicazioni di e-commerce per Facebook facilitano il caricamento di prodotti, la gestione dei feedback con gli utenti (per comunicare con loro e conoscere il loro gradimento oltre a dare supporto post-vendita). Alcuni hanno strumenti di analytics per studiare il comportamento degli utenti.
