Anche le Pmi hanno diritto a servizi cloud a prova di disastro – per un sito di e-commerce, ad esempio – e i fornitori stanno cominciando a rispondere a queste esigenze. Si moltiplicano infatti i servizi di cloud computing super ridondati, che assicurano continuità al business anche se un computer, l'energia elettrica o un intero datacenter vanno ko. E lo fanno a prezzi di listino, alla portata delle tasche di tutte le aziende: laddove invece, in passato, i fornitori davano queste garanzie solo con progetti ad hoc, piuttosto costosi.
Il cloud computing pubblico (economico, condiviso tra diversi utenti) fa quindi un altro passo avanti e l'ultima novità in tal senso arriva da un provider storico dell'internet italiana: KpnQWest (dal 1985). L'offerta, di Infrastructure as a service, è partita lunedì: le aziende possono usare server di KpnQwest per mettere i propri servizi. Un sito web, un centralino virtuale, i servizi informativi aziendali, per esempio. Ci sono quattro versioni di offerta, da 25 euro al mese. Le più economiche mettono il servizio del l'azienda in un solo datacenter, ma con ridondanza di connettività e alimentazione elettrica. La più costosa (da 47 euro al mese) estende la ridondanza su due datacenter milanesi, collegati tra loro in fibra ottica. «Facciamo una copia sincrona del servizio sui vari datacenter, in tempo reale. Così anche se muore un intero datacenter, il servizio può ripartire da un altro, in massimo un minuto», spiega l'ad Marco Fiorentino. È così che la nuova offerta KpnQwest garantisce il 99,9995 per cento di uptime (tempo in cui il servizio funzionerà, in un anno), contro il comune 99,95 per cento nel mercato cloud (è il valore di Amazon, per esempio).
«Ridondiamo il servizio su due dei nostri sette datacenter, per chi prende l'opzione "disaster recovery", che aumenta del 30% il prezzo del cloud; a partire da alcune decine di euro al mese», spiega Stefano Nocentini, responsabile Top Client Telecom Italia. «E comunque, anche senza quell'opzione, il servizio è ridondato in cinque punti diversi di un datacenter». «Facciamo una replica asincrona, automatica, dei servizi tra i nostri due datacenter, a Milano e Frosinone. Si parte da 48 euro al mese per un server in cloud», aggiunge Antonio Baldassarra, ad di Seeweb, tra i primi a lanciare il cloud in Italia.
Stessa filosofia sposata da Aruba, dopo il disastro del datacenter l'anno scorso: «Ora ne abbiamo due ad Arezzo, che fanno una copia sincrona dei dati e dei servizi dei clienti; stiamo per attivarne altri due, in Europa», dice Stefano Cecconi, amministratore delegato di Aruba. Prezzi da circa 20 euro al mese, ma «stiamo per lanciare un pacchetto di e-commerce gestito, a 99 euro l'anno». Nota bene che le infrastrutture ridondate salvaguardano da problemi hardware. Contro quelli software, invece, bisogna invece premunirsi con copie di back up dello stato di un'applicazione. L'azienda o il fornitore le attiveranno qualora l'applicazione principale smetta di funzionare (dopo un aggiornamento, per esempio).
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doppio datacenter

Backup doppio

Il nuovo servizio di KpnQwest arriva a garantire la ridondanza automatica su due datacenter diversi, collegati tra loro in fibra ottica