Amazon prepara il lancio di uno smartphone e apre così un nuovo fronte con altri giganti dell'hi-tech che nelle ultime settimane hanno giocato una complessa partita a scacchi per allargare i territori di competizione. A riportare per prima la notizia è stata l'agenzia di stampa Bloomberg. Lo smartphone sarebbe già sulle linee di produzione di Foxconn, il gruppo asiatico che dalle sue fabbriche sforna cellulari e tablet per i giganti globali della tecnologia. Amazon è nata diciotto anni fa come una libreria con una vetrina su internet: ha cavalcato il decollo del settore hi-tech nei primi anni Duemila, poi ha allargato i confini dei suoi scaffali fino a scommettere sulla nuvola informatica: l'insieme delle sue infrastrutture per Ec2 è al 72esimo posto tra i cinquecento supercomputer più potenti al mondo. E accelera il passo. Ha in cantiere un tablet: il suo Kindle Fire, lanciato negli Stati Uniti lo scorso novembre, ha conquistato presto terreno. Punta a irrobustire il suo ecosistema software: da poco ha acquisito NextUp, una società che ha progettato mappe tridimensionali per alcune città negli Stati Uniti e ricostruisce gli edifici in 3D con tecnologie simili ai videogiochi. Gli utenti possono navigare tra le abitazioni e discutere con altri attraverso messaggi sui social network o chat. È un'area di espansione che supera alcuni limiti delle attuali cartine digitali ed viene inseguita anche da Google e Apple.
È una gara continua per rigenerare la capacità di innovazione. A fare la differenza contribuisce la capacità di mobilitare gli sviluppatori software per costruire applicazioni in grado di abilitare servizi a pagamento o aprire spazi per distribuire annunci pubblicitari. Google da poco ha lanciato il suo tablet, Nexus 7: punta su giochi e filmati. Il palcoscenico per vararlo è stato la conferenza dei programmatori informatici a San Francisco che diventa una sorta di immenso laboratorio creativo dove fiorisce l'elaborazione di applicazioni, come videogiochi capaci di utilizzare sensori di movimento, ad esempio accelerometri e giroscopi. Nexus 7, inoltre, contiene tecnologie Nfc capaci di abilitare gli acquisti nei negozi sul territorio senza l'utilizzo di banconote, ma con pagamenti elettronici: è una porta di accesso anche per i coupon digitali. Poco più di due anni fa, la prima a puntare sui tablet è stata Apple: da allora lo schermo di iPad ha conservato le dimensioni di 9,7 pollici. Ma, secondo le anticipazioni, ha in cantiere un tablet più piccolo rispetto ai precedenti che avrebbe un display di 7,8 pollici e arriverà sui mercati a ottobre. Apple può contare su un'immensa platea di sviluppatori software che ha coltivato negli anni, a partire dal lancio di iPhone e della vetrina di App Store. Sono stati in grado di progettare più di mezzo milione di applicazioni. Recupera terreno Microsoft. Ha mostrato il suo tablet Surface che guarda anche alle aziende con il sistema operativo Windows 8 Pro. Apre le porte agli sviluppatori software con il sistema operativo per smartphone Windows Phone 8, come ha fatto a fine giugno in una conferenza a San Francisco. E per guadagnare terreno dovrà essere arricchito con nuove apps. Sono i Paesi emergenti e alcuni dell'Estremo Oriente che hanno puntato sull'hi-tech a segnare gli incrementi maggiori nel fatturato generato da applicazioni software, come mostra un recente report della società di analisi Distimo. Nel caso di iPhone, se sul primo gradino del podio è il Giappone con un aumento del 560% nell'ultimo anno, seguono Russia (115%), Cina (109%), Taiwan (101%), Thailandia (84%), Brasile (83%).
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