L'Inps ha aggiornato i valori dell'indennità di malattia e di degenza ospedaliera iscritti alla gestione separata, ma i professionisti che rientrano in tale categoria, da oltre un anno, non riescono a beneficiare del trattamento.
Con la circolare 47 diffusa ieri, l'istituto di previdenza ha ritoccato, rispetto all'anno scorso, i valori dei salari medi e convenzionali e delle altre retribuzioni ai fini delle prestazioni economiche di malattia, di maternità e di tubercolosi. Tra i parametri inclusi nel documento, così come già nella circolare 59 del 2012, c'è l'indennità di malattia e quella di degenza ospedaliera a favore dei lavoratori iscritti alla gestione separata. Infatti, il decreto legge 201/2011 salva Italia ha incluso, dal 1° gennaio 2012, tra i beneficiari dell'indennità di malattia e quella per i congedi parentali i «professionisti iscritti alla gestione separata...non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie».
Tuttavia, come evidenziato dall'Associazione consulenti terziario avanzato (Acta), i liberi professionisti in questo arco di tempo non sono mai riusciti a ottenere l'indennità, salvo qualche eccezione. Secondo quanto comunicato dall'Inps, dal 1° maggio 2012 le domande di congedo per maternità o paternità, di congedo parentale, quelle di malattia e degenza ospedaliera per gli iscritti alla gestione separata devono essere presentate esclusivamente via internet.
Però, secondo quanto rilevato dall'Acta, il sito dell'Inps prevede che il richiedente sia o un collaboratore a progetto o un titolare di assegno di ricerca. Non è prevista la qualifica di libero professionista. Nei fatti, quindi, a quasi sedici mesi di distanza dall'entrata in vigore della disposizione la sua attuazione non è stata completata. In alcuni casi i richiedenti hanno avuto accesso all'indennità perché si sono qualificati come cocopro in modo da inserire la domanda nel sistema ma contemporaneamente hanno fatto presente che in realtà erano liberi professionisti per evitare che fosse rifiutata. Tuttavia solo in pochi casi la richiesta è andata a buon fine e in altri è stata respinta.
Ancora ieri, Acta ha verificato che il sito non era stato aggiornato, mentre in base al manuale operativo dell'Inps l'applicazione consente l'invio delle richieste anche da parte dei liberi professionisti.
Su questo fronte nei mesi scorsi era intervenuta anche la Cgil, con una lettera indirizzata al presidente dell'Inps, sottolineando il ritardo dell'istituto di previdenza nell'attuazione della normativa.
La circolare 47 ha fissato l'indennità di malattia giornaliera in 10,85 euro se nei 12 mesi precedenti l'evento risultano accreditate da 3 a 4 mesi di contribuzione; in 16,28 euro se i mesi con contributi sono da 5 a 8; in 21,71 euro se le mensilità sono da 9 a 12. Aggiornati anche i valori dell'indennità di degenza ospedaliera, che variano da 21,71 a 43,41 euro.
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