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Newsletter del 30 Aprile 2013

I commercialisti «facilitatori» innescano la ripresa

Non solo gli istituti di credito possono dare una mano alle imprese in difficoltà a rialzare la testa in un momento di crisi come quello che il sistema economico nazionale sta attraversando. L'attenzione all'etica e alla responsabilità sociale è infatti un valore condiviso che deve arrivare a permeare tutti i soggetti coinvolti nella catena produttiva e amministrativa.
Compresi, di conseguenza, i consulenti esterni, che sempre più diventano promotori di iniziative e individuatori di soluzioni d'avanguardia, in grado di supportare le realtà in affanno e portarle verso l'uscita dal tunnel e su un percorso di ripresa.
È il caso, ad esempio, dello Studio Trinchese, che conta una ventina di commercialisti associati e diverse sedi sparse su tutta la penisola, e che ha elaborato un progetto di assistenza e accompagnamento per le piccole e medie imprese, volto all'individuazione delle più opportune soluzioni per la copertura del fabbisogno finanziario dell'azienda.
Con "Pmi Project" – è questo il nome dell'iniziativa - lo studio si pone l'obiettivo di alimentare la diffusione di una moderna cultura d'impresa nella quale vadano di pari passo sia lo sviluppo economico e finanziario dell'azienda sia la crescita del capitale umano e relazionale necessario al rispetto delle istanze ambientali e sociali del territorio.
Un percorso che parte, appunto, dai rapporti tra le imprese e gli istituti di credito, all'interno del quale il ruolo del commercialista può essere quello di "facilitatore". «Oggi l'incidenza della componente bancaria nel capitale di debito delle imprese, la tendenza degli imprenditori ad avere relazioni con più istituti bancari nonché la difficoltà a rapportarsi con le fredde logiche di rating - spiega il fondatore dello studio, Giovanni Trinchese - sottolineano la necessità di avere, nella figura del commercialista, un partner competente e affidabile in grado di ottimizzare la relazione banca-impresa, affinché sia sempre più trasparente e proficua».
Senza credito, insomma, non ci può essere business né tantomeno sostenibilità.
Quindi appunto l'idea di "Pmi Project" che non solo si pone l'obiettivo di aiutare gli imprenditori nel rapporto con le banche ma anche quello di creare un vero e proprio network positivo «coinvolgendo, attraverso momenti di formazione e approfondimento, tutti i professionisti che vogliano condividere questa visione e il know how necessario affinché il ruolo del commercialista diventi sempre più proattivo e propulsivo per il benessere delle imprese».
E i risultati del progetto non si sono fatti attendere come dimostrano alcuni dei casi su cui lo studio ha lavorato.
Come quello di Fides, azienda con bilancio in perdita che precludeva qualunque tipo di accesso al credito: «L'analisi dei consulenti Pmi Project evidenziava un'errata interpretazione della normativa sull'imputazione dei costi del personale utilizzato per ricerca e sviluppo. Si è proposta la capitalizzazione dei costi di ricerca ottenendo un miglioramento degli indici di bilancio e dimostrando la redditività aziendale. In questo modo l'impresa ha potuto ottenere nuove linee di credito con cui ampliare l'attività».
Diverso il caso di La Vera Napoli, srl in crisi operante nella trasformazione del pomodoro, trasformata in cooperativa agricola: il progetto di rilancio, incentrato su investimenti in innovazione tecnologica, ha trovato appoggio nel sistema bancario che ne ha riconosciuto la fattibilità e affidabilità supportandone l'implementazione.
Ultimo caso quello di Davia srl (anch'essa attiva nel settore della trasformazione del pomodoro) impresa non affidata al sistema bancario con presenza di contenzioso: l'intervento dei consulenti Pmi Project ha visto il subentro al cliente nei contatti con una banca controparte (con cui era aperto un contenzioso) consentendo l'apertura a nuove linee di credito che hanno permesso di incrementare l'attività tanto che il fatturato è passato dai 10 milioni del 2010 ai 14 milioni del 2012, con un aumento del 40 per cento.
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I CASI RISOLTI

Fides
L'azienda era in crisi per errate imputazioni di voci di bilancio. Grazie all'intervento di Pmi Project ha ottenuto nuove linee di credito che le hanno permesso di sviluppare l'attività
La Vera Napoli
Trasformata da srl a coop agricola, ha ottenuto finanziamenti per innovazione tecnologica supportati dal sistema bancario
Davia srl
Senza accesso al credito a causa di un contenzioso con un istituto di credito: Pmi Project si è sostituita a essa nei rapporti con la banca e il fatturato è aumentato in due anni del 40 per cento

 
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