I promotori finanziari di fronte a un ricambio generazionale con un record di iscrizioni nel 2013. L'età media della categoria è di 48-49 anni, non esageratamente alto per l'Italia, però l'idea del cambio generazionale è sicuramente confermato dal fatto che negli ultimi dieci anni gli under 30 iscritti all'Albo sono scesi dal 14% al 2% circa, mentre i promotori sopra i 50 anni sono aumentati dal 21% al 41 per cento. Ricambio generazionale e un solo Albo per i promotori è l'obiettivo che illustra Joe Capobianco, direttore generale dell'Albo dei Promotori finanziari, come obiettivo per la categoria. «Si è evitato che ci fosse l'obbligo di iscrizione all'Oam (l'Organismo di agenti e mediatori, ndr), ma per quanti si occupano di previdenza, che capita nella quasi totalità dei casi, c'è l'obbligo dell'iscrizione al Rui (Registro unico degli intermediari di assicurazione, ndr). La strada però per Capobianco è un'altra: «La soluzione è quella di un unico albo per ciascuna professione omogenea, tenuta da enti che tra loro si coordinano e scambiano informazioni e linee formative. Perché l'iscrizione a più albi comporta inefficienze ed è ingiusto verso gli iscritti per i quali si moltiplicano i costi e gli adempimenti burocratici». Anche l'iscrizione all'Oam non è necessaria nel caso in cui il promotore promuova solo il prodotto, ma non lo venda.
i numeri
A fine 2012 erano più di 52mila gli iscritti all'Albo dei promotori finanziari, in stragrande maggioranza uomini: l'83,4 per cento e solo il 16,6% donne (in tutto, queste ultime, 8.665). I promotori finanziari che esercitano effettivamente la professione, operando per banche e società d'intermediazione mobiliare, erano 33mila. L'accesso continua a essere molto selettivo: le tre prove di ammissione alla categoria che si svolgono ogni anno, vengono superate da poco più di un terzo dei candidati. Nel 2012 su 3.361 partecipanti circa, ne sono stati promossi 1.212. In materia di accessi e di rinnovo della categoria, appaiono interessanti anche i dati della prima prova del 2013. La prima sessione dell'anno in corso ha visto un boom di iscrizioni, ma anche un'impennata di candidati che hanno superato la prova: si sono infatti presentati in 1.485, e gli idonei hanno raggiunto quota 44,9%. Secondo i dati dell'Albo, almeno un terzo degli iscritti alla prova era costituito da personale inviato e preparato agli esami da gruppi bancari. Affollata la sede di Milano che ha ospitato da sola più di metà dei candidati.
l'evoluzione
Quanto alla raccolta, secondo i dati di Assoreti per il 2012 alla categoria viene affidato il 7% delle attività finanziarie delle famiglie italiane e il 16,7 % del risparmio gestito. Infatti i promotori assistono circa quattro milioni di famiglie e nel 2012 hanno realizzato un miliardo di raccolta netta in media ogni mese. Spiega Capobianco: «I promotori rappresentano una categoria con competenze in tutti gli ambiti del risparmio, e la cui evoluzione ha accompagnato negli anni i cambiamenti della normativa del settore. Negli anni '90 sono stati i primi a introdurre per la clientela retail il concetto di diversificazione del portafoglio e di pianificazione finanziaria, prima riservato solo agli investitori istituzionali». Fin dagli anni '90, secondo Capobianco, per il promotore si è imposta la necessità di una profilatura del rischio della clientela, per arrivare oggi ai profili di adeguatezza e appropriatezza. Una testimonianza della correttezza della categoria secondo Capobianco è il fatto che le sanzioni inflitte, secondo i dati delle authority, sono molto ridotte: circa lo 0,3% dei promotori incorre in una sanzione ogni anno.
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iscrizioni all'albo il bilancio del 2012

Idonei per un terzo

Lo scorso anno sono stati 1.212 aspiranti promotori su un totale di n. 3.361 partecipanti a superare l'esame (36%). Di questi 406 donne erano donne (33,5%) e 806 uomini (66,5%).

L'accesso dei giovani

Il bilancio degli under 30 per il 2012 ha visto 348 aspiranti promotori superare l'esame su 1.387 giovani iscritti alle prove. Nel quadriennio 2009-12, 1.380 aspiranti promotori under 30 hanno superato l'esame su un totale di 4.048 candidati (34%). Dei 1.380 giovani idonei, 960 risultano iscritti all'11 aprile (il 70% degli idonei under 30) all'albo e di questi ultimi 636 oggi sono attivi (cioè il 66% degli iscritti under 30). In sintesi il 46% dei giovani che hanno superato la prova negli ultimi quattro anni risulta esercitare l'attività di promotore.

Giovani in calo

Negli ultimi dieci anni gli under 30 iscritti all'Albo sono scesi dal 14% al 2% circa; di contro i promotori finanziari sopra i 50 anni sono aumentati dal 21% al 41 per cento.