È ormai chiaro che è necessario un mercato dell'innovazione fatto di imprese giovani con idee creative, ma bisogna anche capire quali sono le reali opportunità e come svilupparle. Il primo step è individuare idee innovative, facendo scouting con i contest o servendosi del web che offre piattaforme per il crowdfunding e il crowdsourcing e community come i FabLab che sostengono l'open source. Il secondo è la ricerca di capitale. Un ulteriore tassello è la possibilità di presentare il progetto a realtà produttive interessate: Faber, per esempio, è un concorso rivolto a giovani nei campi animazione, web e app, visual e graphic design, che premia i vincitori con la partecipazione a un salone professionale che fa incontrare creativi e imprese. Lo Stato, con una legislazione sulle Startup, promuove la collaborazione tra università, centri di ricerca e aziende: il bando startup del Miur, rivolto alle giovani Pmi delle Regioni Convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) le invita a presentare progetti di ricerca e innovazione per individuare soluzioni per lo sviluppo sociale ed economico dei territori, indicando, tra l'altro, come strategici i beni culturali e la cultura.
Molte le startup che si muovono in questa direzione: CreaMi (della casa di produzione «Non chiederci la parola» con il contributo determinante della Fondazione Cariplo), ha un'app che permette di creare e fruire in maniera social percorsi artistici e culturali realizzati dagli utenti che girano brevi video. Plannify, invece, suggerisce in maniera partecipata e condivisa eventi come teatro, cinema e concerti. Ciò significa valorizzare la cultura del nostro paese, proprio come fa LeoHub, un centro per la ricerca sulle tecnologie applicate ai beni culturali. Tra i suoi progetti c'è Aequilibrium-L'Ultimo Custode di Leonardo, un Alternate reality game (Arg) che si sviluppa in parte online e in parte nello spazio fisico. Il gioco sperimenta i linguaggi della crossmedialità nell'ambito della promozione e valorizzazione del territorio e si pone inoltre come un interessante modello di educational.
Per Mario Antonaci, Ceo di Annoluce una giovane società di consulenza Ict che lavora in ambito culturale, ci sono ancora diversi problemi: «In Italia le società neo-costituite rischiano di trovare sbarrata la strada dell'accesso al credito. Le norme Basilea II le considerano ad altissimo rischio di fallimento nel primo anno. A questo si somma il carico fiscale del primo anno (anticipo secondo anno) che ne rende ardua la gestione finanziaria». Insomma la Silicon Valley resta un sogno? «L'Italia deve fare sistema altrimenti il pericolo è la frammentazione della capacità produttiva di un sistema costituito da startup, che senza un'adeguata politica di networking potrebbero rapidamente perdere la loro spinta innovativa e spegnersi».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
realtà ad alto potenziale
10
Milioni d'investimento
Questo incubatore ha già avviato 36 stratup e si prepara alla quotazione Aim.
13
I premi speciali in euro
È un concorso per far incontrare creativi e imprese.
6
Partner pubblici-privati È parte del progetto "Giovani e Crossmedialità".
56mila
Gli euro raccolti
La startup ha sviluppato un'app per social video culturali.
300mila
Gli euro per l'avvio
La startup ha oltre 12mila agende sociali create dagli utenti.
2
Milioni di euro
L'impegno preso con la Regione Lombardia. Obiettivo: 500 idee.
15mila
Gli euro di partenza
Ha vinto il primo premio Startcup Palermo 2009.