di Michela Finizio
Il 2013 chiuderà con circa 2.500 agenzie immobiliari in meno. Parlano chiaro le statistiche interne di Fiaip, la federazione italiana che rappresenta i professionisti: su un totale di circa 32mila agenzie presenti in Italia, circa il 7-8% non sopravvivono; quelle che riaprono sotto "nuove forme" (consorzi, cooperative, reti di professionisti, ecc.) sono il 3 per cento. Il processo riorganizzativo interno del mercato immobiliare sta selezionando gli operatori e solo chi cambia riesce a superare la crisi.
A confermare questa previsione è Idealista.it, nata nel 2003 quando ancora in Italia non c'era un portale immobiliare leader operativo sul mercato. «Credo che in Italia – afferma Fernando Encinar, co-fondatore di idealista.com che ha fortemente voluto l'apertura della sede italiana – entro la fine del 2013 chiuderanno altre mille agenzie circa. Da quanto ci risulta, oggi il Paese vive un momento simile a quello della Spagna nel 2008: alla crisi si affianca un numero grandissimo di agenzie immobiliari presenti sul mercato; i prezzi stanno per registrare una rivoluzione; nel frattempo il modo di vendere e affittare è cambiato radicalmente negli ultimi due anni, rispetto alle ultime due decadi».
In Spagna il processo di selezione dei professionisti è stato accelerato dallo scoppio di una tremenda bolla immobiliare che, dopo l'euforia espansiva pre-crisi, ha determinato un crollo repentino. In Italia, invece, il calo dei prezzi e l'assestamento del mercato sono stati più lenti, ma «i cambiamenti adesso stanno accelerando e si rendono sempre più urgenti per la ripresa del mercato», ha aggiunto Encinar. Internet ha rivoluzionato il modo in cui i clienti si relazionano con gli operatori e «per gli agenti immobiliari si tratta di un momento storico». In Spagna dal 2008 a oggi circa il 50-60% delle agenzie ha chiuso e sono sopravvissute solo le attività più sofisticate e tecnologiche, che hanno accettato per prime internet. Infatti, di fianco alle chiusure, in questi cinque anni sono nate nuove agenzie: i professionisti più giovani si sono messi in rete, hanno iniziato a lavorare con internet, anche grazie a portali struttrati come idealista.com. Come conferma Fiaip, si riduce il numero di agenzie, ma non di agenti immobiliari, che imparano a lavorare in modo diverso e più efficace, condividendo le informazioni.
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La selezione dei professionisti
1
Chiusure a quota 8%
Il crollo delle compravendite ha portato nell'ultimo anno alla chiusura di 2.500 agenzie immobiliari in Italia su un totale di 32mila attività presenti sul mercato, secondo le statistiche interne di Fiaip
2
Riaperture in cooperativa
Nell'ultimo anno c'è stata una crescita del 3-4% delle nuove agenzie nate in forma cooperativa o consortile: molti agenti riaprono le attività insieme ad altri colleghi, per condividere le spese, con forme societarie diverse
3
Boom della condivisione
Nascono nuovi modelli di rete tra mediatori: mantenendo la loro ditta individuale, gli agenti immobiliari in difficoltà puntano sulle sinergie e, tramite gestionali aperti, condividono mandati e immobili con altri colleghi
4
Il lavoro trasloca su internet
In molti chiudono le vetrine tradizionali e, risparmiando sulle spese d'affitto per il negozio fisico, traslocano la loro attività su internet dove cresce il numero di portali e supporti web per i professionisti della mediazione