Secondo la Fondazione studi dei consulenti del lavoro, effettuare la stabilizzazione dei collaboratori nel 2016 con relativa sanatoria è compatibile con il rinnovato esonero contributivo contenuto nel disegno di legge di Stabilità attualmente all’esame del Parlamento.
Il Dlgs 81/2015, entrato in vigore il 25 giugno, ha previsto che dal 1° gennaio 2016 le collaborazioni etero organizzate siano riconducibili al lavoro subordinato. Al contempo, però, è stata prevista la possibilità, per i datori di lavoro interessati di stabilizzare collaboratori e rapporti a partita Iva preesistenti tramite assunzioni a tempo indeterminato con durata di almeno dodici mesi. In tal caso si beneficia dell’estinzione degli illeciti amministrativi, contributivi e fiscali derivanti dalla precedente erronea qualificazione del rapporto di lavoro, eccetto gli illeciti eventualmente accertati prima dell’assunzione.
Fino a poche settimane fa, i datori di lavoro si trovavano di fronte all’opzione di stabilizzare nel 2016 usufruendo della sanatoria, oppure di anticipare l’operazione a quest’anno beneficiando dell’esonero contributivo (ma senza sanatoria) introdotto dalla legge di Stabilità 2015.
Ora, però, il Ddl Stabilità per il 2016 prevede il rinnovo l’esonero contributivo, seppur in forma ridotta (al 40% e per due anni). Ebbene, come sostenuto nel parere numero 3/2015 della Fondazione studi, esonero e sanatoria sarebbero compatibili perché la stabilizzazione non è un obbligo ma una scelta. Di conseguenza non si ricade nell’articolo 31 del Dlgs 150/2015 che esclude l’accesso agli sgravi se l’instaurazione di un rapporto di lavoro deriva dall’attuazione di un obbligo preesistente, stabilito dalla legge o dalla contrattazione collettiva.
Va comunque rilevato che la legge di Stabilità 2016 non è ancora definitiva e di conseguenza su questo tema specifico non sono state fornite indicazioni ufficiali da parte del ministero del Lavoro.
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