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Fintech

30 aprile 2021

Ben ritrovati su Fintech+, la newsletter che ogni settimana vi informa su quello che c’è da sapere dal mondo dell’innovazione all’incrocio tra finanza e tecnologia, che sta rivoluzionando il mondo dei servizi finanziari. E che riguarda tutte le aziende. Buona lettura

business / trend emergenti

Se anche il produttore di software si mette a fare la fintech

Non solo Big tech! Altri attori del mondo tecnologico e più strettamente informatico entrano nel parterre decisamente affollato dei servizi finanziari. Gli ultimi arrivati sembrano essere i produttori di software, quelli che vendono pacchetti di programmi che offrono servizi sempre più sofisticati per i sistemi aziendali.

E che ora sono scesi in campo nell'arena finanziari con servizi che cercano di intercettare le esigenze di quelle aziende che sono già loro clienti per i quali gestiscono già contabilità e fatturazione. Da lì ai servizi di pagamento e accesso al credito il passo è breve.

Così TeamSystem ha una licenza come istituto di pagamento e ha al suo interno una vera e propria Sgr che utilizza per finanziare le Pmi. Negli Usa c’è Intuit che ha già da tempo scoperto questo filone d’oro.

Intanto un colosso come Sap si allea con una società di investimenti come Dediq per ampliare il portafoglio di servizi finanziari del colosso del software che oggi vanta tra i suoi clienti l'80% delle prime mille banche e assicurazioni globali. (P.Sol.)

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innovazione / flowpay

Digitalizzare i flussi di cassa per rispettare le scadenze di pagamento

Il “pay off” che appare sul sito ufficiale parla chiaro: «Pensa solo al tuo lavoro, al resto ci pensiamo noi». A cosa pensa FlowPay, fintech fiorentina (la sede è a Campi Bisenzio) nata nel 2019 e incubata al Polihub, è altrettanto esplicito: digitalizzare completamente l'incasso e il pagamento delle fatture elettroniche, sfruttando le aperture della Psd2 e l'interoperabilità con i sistemi della banca e il software gestionale dell'azienda cliente.

Non è certo un caso che la startup sia stata la prima ad aver ottenuto da Banca d'Italia, lo scorso gennaio, le licenze per operare come Aisp (Account Information Service Provider) e come Pips (Payment Initiation Service Provider), privilegio che accomuna per il momento ancora pochissimi operatori in Italia (la piattaforma di open banking Fabrick di Banca Sella e la multiutility Irem, fra queste).

Fare da tramite grazie alle Api fra il soggetto pagatore, il suo conto bancario e un beneficiario terzo è però solo il punto di partenza. (Gianni Rusconi)

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cashless society / digitalizzazione

Ing dice addio al contante in Italia: stop ad Atm e casse automatiche

Per capire se si tratti solo di un caso isolato o se invece sia solo l'inizio di un processo più ampio, e destinato magari ad allargarsi ad altre realtà bancarie, servirà tempo.

Di certo colpisce che Ing, una delle banche più note in Italia, con oltre 1,3 milioni di clienti e una presenza fisica in tutto il nostro paese, abbia deciso di fare un passo per certi versi paradossale: il gruppo olandese, secondo quanto raccolto dal Sole 24 Ore, ha infatti comunicato alla propria clientela italiana che a partire dal 1° luglio chiuderà tutti i propri Atm e le casse automatiche.

Così facendo, la banca darà di fatto addio al cash, perché dismetterà l'intera filiera relativa alla gestione del contante e i suoi relativi costi.

Chi vorrà, va detto, potrà ancora prelevare contanti ma lo potrà fare esclusivamente presso gli sportelli Atm di altri istituti bancari, mentre il versamento degli assegni avverrà a fronte dell'invio della documentazione via posta assicurata alla sede. (Luca Davi)

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nuove monete / cbdc

La Norvegia, campione del cashless, sperimenta la sua valuta digitale

La Norvegia è l’economia più cashless al mondo, con un uso del contante che è ormai attorno al 4%. E ora il livello potrebbe scendere ancora di più, avvicinandosi a zero.

Potrebbe essere questo l’effetto del progetto della Banca centrale norvegese che ha annunciato di avere in fase di sperimentazione diverse soluzioni per una valuta digitale di Banca centrale (Cbdc). «La ricerca della Norges Bank in ambito Cbdc è durato ormai quattro anni. Un ulteriore progresso sarà il test tecnico unito a ulteriori analisi sulle necessità e le implicazioni di una sua introduzione», sostiene l’istituto in un comunicato.

Le sperimentazioni proseguiranno per i prossimi due anni: «Sono necessari ulteriori approfondimenti per poter decidere se l’emissione di una Cbdc sia una misura adeguata», ha affermato il governatore Øystein Olsen. Che si è sempre dimostrato prudente sulle valute digitali di Stato. Ma ora la prospettiva di una “cashless society” sembra spingerlo a capire meglio. (P.Sol.)

business / digital lending

Cartolarizzazione da 200 milioni di euro a favore delle Pmi per Credimi

Credimi lancia una nuova cartolarizzazione da 200 milioni di euro a sostegno della ripresa delle imprese italiane. Sale cosi a 620 milioni di euro la raccolta negli ultimi 12 mesi dell’operatore che si conferma uno dei più attivi lender per le Pmi a livello europeo.

Grazie a questa cartolarizzazione - denominata non a caso “Perseveranza” - piccole e medie imprese, potranno richiedere finanziamenti con durata di 5 anni, di cui il primo di preammortamento con inizio di rimborso previsto dal 2022.

Questo con una procedura completamente digitale, una richiesta fatta esclusivamente online in pochi minuti, da qualsiasi device, 7 giorni su 7, 24 ore su 24, con documenti firmati digitalmente a fronte di una risposta che arriva in soli 3 giorni. Com’è prassi per un operatore innovativo e tutto digitale come Credimi. (P.Sol.)

Insurtech / nuovi player

L’assicurazione di Tesla sbarca in Europa partendo dalla Germania

In America e in Cina Tesla è già attiva con una divisione assicurativa, che ora debutta anche in Europa. Ai clienti proprietari di una delle sue auto elettriche, il gruppo di Elon Musk offre ora assistenza per furti, incidenti, danni da eventi naturali e tutte quelle situazioni che potrebbero compromettere l’integrità delle loro autovetture.

Per il gruppo di Musk, la Germania sta diventando quindi la base europea da cui partire per i mercati del Vecchio continente. Nei pressi di Berlino è in costruzione la Gigafactory con cui Tesla punta a scardinare il mercato delle batterie elettriche.

 Elon Musk (Reuters)

Elon Musk (Reuters)

La peculiarità del servizio assicurativo è che è riservato ai proprietari di Tesla, in una logica di assistenza continua per il proprio cliente per tutte le necessità legate all’autovettura. Ma non sia mai che Musk ci prenda gusto e sia solo l’inizio di un nuovo business del gruppo. (P.Sol.)

Vivid Money, round da 60 milioni a una valutazione da 360 milioni di euro

Vivid Money, startup berlinese da poco sbarcata in Italia con la sua piattaforma di banking e investimenti, ha annunciato di aver chiuso un round di finanziamento da 60 milioni di euro finalizzato a un'ulteriore espansione del business e delle funzionalità del prodotto.

Con questo round di serie B, guidato da Greenoaks con la partecipazione di Ribbit Capital (principale investitore nel round A), la valutazione dell'azienda raggiunge i 360 milioni di euro.

L'app che ambisce a rompere i confini tra risparmio, pagamenti e investimenti, mira a offrire ai clienti una user experience innovativa che li aiuti a risparmiare e a prendere decisioni di investimento intelligenti grazie ai contenuti educativi offerti.

Il nuovo round di finanziamento favorirà la crescita nei principali mercati europei, oltre a sostenere lo sviluppo di nuove funzionalità della piattaforma.

business / sostenibilità

Le grandi banche globali si impegnano per le emissioni zero

La sostenibilità è diventato uno dei temi su cui più si scaldano fintech e neobank, alla caccia di una clientela più giovane e sensibile all’emergenza climatica. Ora anche le grandi banche scelgono di impegnarsi su questo fronte.

Una quarantina di banche tra le più grandi del mondo hanno deciso di aderire all’alleanza guidata dalle Nazioni Unite impegnandosi a rendere le rispettive politiche di impieghi e investimenti coerenti con l’obiettivo di emissioni nette azzerate per il 2050.

In aggiunta a questo target, i membri della Net-Zero Banking Alliance tenderanno ad anticipare al 2030 gli obiettivi sostenendo in maniera concreta le azioni di decarbonizzazione in quei settori dove ritengono di poter avere un impatto maggiore. (P.Sol.)

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