Lunedí 22 Febbraio 2010
| |||||||||||||||||||
Competitività. La misura avrebbe effetti benefici sia sulle imprese sia sul ciclo dei consumi
Italia in pressing sui dazi UeRita Fatiguso
LE RICHIESTE DEL VICEMINISTRO Capitolo 28. Prodotti chimici inorganiciTra i molti prodotti della chimica inorganica particolare rilievo assume il silicio metallurgico (dazio 5,5%), componente essenziale per la produzione delle leghe di alluminio e la cui produzione interna è largamente deficitaria. Capitolo 41. Pelli (diverse da quelle per pellicceria) e cuoio Dazio a partire dal 5,5% alle frontiere Ue per cuoi preparati dopo la concia o dopo l'essiccazione e cuoi e pelli pergamenati, prodotti fondamentali per l'industria conciaria europea, con limitatissima produzione europea. In questo settore l'industria europea è penalizzata da molti anni dai dazi all'esportazione (in particolare dal Brasile ed Argentina): la risposta autonoma data dalla sospensione potrebbe alleviare la penalizzazione. Capitolo 44. Legno, carbone di legna e lavori di legno Dazi del 7% per determinati prodotti come i pannelli "Oriented strand board" (Osb) e pannelli di compensato, con limitatissima produzione europea. É noto che alcuni Paesi terzi attuano politiche di restrizione delle esportazioni delle materie prime per attrarre investimenti (in particolare la Russia). Capitolo 50. seta L'approvvigionamento interno di materie prime per l'industria tessile è difficoltoso solo per filati di seta e di cascami di seta, gravati rispettivamente di dazi al 4% e 2,90%. Capitolo 72. Ferro ed acciaio La produzione europea è scarsa per le ghise gregge. Per le ferroleghe come (ferro-silicio, ferro-cromo, ferro-molibdeno, ferro-silico-magnesio) si applicano tariffe fino a 5,70%. Capitolo 76. Alluminio L'alluminio greggio, eccetto quello non legato (HS 7601 10 00 autonomamente ridotto a 3%), è soggetto ad un dazio del 6%. Capitolo 85. Elettrodi di carbone Prodotto necessario per la siderurgia, soggetto ad un dazio del 2,70%, la cui sospensione autonoma potrebbe agevolare un settore basilare dell'economia europea.
Le contese tra l'Unione Europea e il resto del mondo Alcune delle principali cause pendenti Wto-Ue ereditate dal commissario al commercio Ue Karel De Gucht SCARPE (CINA E VIETNAM) Il 4 febbraio la Cina ha aperto il suo secondo caso in sede Wto dopo quello delle viti contestando il prolungamento per altri due anni dei dazi all'import di scarpe dalla Cina. Toccherà a una commissione congiunta valutare se la decisione di Bruxelles è corretta oppure no.VITI E BULLONI (CINA) Viti e bulloni hanno rappresentato il primo caso in cui la Cina è partita all'attacco dell'Europa contestando le misure antidumping su viti in acciaio o ferro prodotte in Cina, è il primo almeno da quando Pechino è entrata nel 2001 nel Wto. Il primo round di incontri a fine marzo.SERVIZI FINANZIARI (CINA) Quello della fornitura di servizi finanziari è un nervo scoperto tra Cina ed Europa. Quest'ultima sostiene che la Cina limita gravemente l'informazione finanziaria agli stranieri attuando un monopolio dei servizi. La questione è decisa, ma Pechino non l'ha ancora implementata.DIRITTI D'AUTO CD (CINA) Un investigation report è stato fatto circolare l'11 gennaio 2008 e reso pubblico. Al centro l'inadeguatezza del sistema di registrazione dei diritti d'autore specie sui cd prodotti a Taiwan.Anche se in corso di recepimento il sistema non sarebbe ancora adeguato agli standard richiesti. PROSCIUTTO DI PARMA (CANADA) Il marchio collettivo Prosciutto di Parma registrato in Canada è al centro di una querelle rovente. Mentre la legittimità o meno della registrazione è stata oggetto di gradi di giudizio nei tribunali canadesi, la Ue insiste sul veto nell'utilizzo di prosciutto e ParmaORMONI (STATI UNITI) Sempre dal Canada, la Ue ha attivato una serie di questioni che riguardano l'importazione e l'utilizzo o meno di ormoni derivanti da animali, in particolare dalle foche. Molti paesi europei sono assolutamente contrari alla pratica in questione e quindi sono partiti al cotnrattacco.BANANE (ECUADOR) La cosiddetta guerra delle banane riguarda le tariffe penalizzanti in caso di importazione da paesi dell'America latina, specie l'Ecuador, principale esportatore di banane. Il contenzioso dovrebbe essere alla battute finali, ma i paesi sudamericani tengono duro contro l'Europa.FARMACI (COREA) Anche la Corea preoccupa la Ue. Il paese ha riformato il sistema di valutazione dei farmaci creando un elenco di farmaci "buoni" e " cattivi". In particolare si definiscono "buoni" anche farmaci con livello di trasparenza molto basso. Su questo la Ue vuol vederci chiaro: sono in corso indagini congiunte. Le contese tra l'Unione Europea e il resto del mondo
|