STAMPAINVIARIDUCI TESTOINGRANDISCI TESTO
Newsletter del 17 Dicembre 2008

Bruxelles: 200 miliardi per rilanciare l'economia

Enrico Brivio
BRUXELLES. Dal nostro inviato
«Tempi eccezionali richiedono misure eccezionali: sono in gioco l'occupazione e il benessere degli europei». Con queste parole il presidente della Commissione Ue, José Manuel Barroso, ha presentato ieri l'atteso piano anti-crisi per il rilancio dell'economia europea, un intervento valutato 200 miliardi di euro, pari all'1,5% del Pil comunitario.
Una cifra significativa basata però in gran parte su misure di stimolo fiscale nazionali, da attuare nei prossimi due anni e solo in modo marginale su risorse comunitarie. Dai bilanci dei Paesi europei dovranno arrivare infatti 170 miliardi di euro, mentre dalle risorse comunitarie e dalla Bei arriveranno i restanti 30. Per raggiungere l'obiettivo, Bruxelles non prescrive ai 27 una soluzione unica, ma propone un ventaglio di opzioni, dal quale ogni Governo potrà pescare gli strumenti che ritiene più opportuni. Un modo di tener conto delle diverse strade imboccate e degli annunci già fatti da Gran Bretagna, Francia, Germania e dalla stessa Italia.
La Commissione, come nel caso di salvataggi di istituti finanziari, si propone di svolgere un ruolo di coordinamento e impedire che i piani nazionali creino distorsioni della concorrenza. Si dovrà trattare di misure «tempestive, mirate, temporanee e coordinate», ha specificato Barroso. E lo ha ripetuto al suo fianco, il commissario europeo agli Affari economici, Joaquin Almunia, specificando che le azioni dei vari Stati richiedono un coordinamento per scongiurare asimmetrie e che «uno più uno faccia zero, mentre con il coordinamento la somma potrebbe anche essere tre».
Tra le opzioni consigliate e ammissibili, l'aumento temporaneo dei sussidi di disoccupazione e alle famiglie povere, il calo delle imposte sui redditi e dei contributi sociali pagati ai lavoratori con bassi stipendi, crediti agevolati alle imprese e riduzione temporanea dell'Iva.
Per attuare queste manovre si potranno usare tutti i margini di flessibilità del Patto di stabilità, che però non viene congelato o sospeso, anche se di fatto Bruxelles appare propensa a chiudere un occhio su sforamaneti della fatidica soglia del 3% per il rapporto deficit/Pil. Ma per ora «il Patto di stabilità non si tocca - ha ribadito Barroso - visto che l'ultima revisione consente una certa flessibilità che utilizzeremo completamente». Ancor più chiaro Almunia: «Saranno tollerati solo sconfinamenti del 3% contenuti e temporanei: in caso di deficit eccessivo per un periodo superiore all'anno scatteranno le procedure di infrazione».
Almunia ha diviso i Paesi europei in tre gruppi a seconda delle condizioni di bilancio: nel primo ci sono i virtuosi che hanno molti margini di manovra perché in surplus o vicini al pareggio, nel secondo quelli che hanno pochi spazi di azione, nel terzo quelli che non ne hanno perché già travolti dalla crisi finanziaria o in condizioni precarie di finanza pubblica. Invitato però a indicare in che gruppo rientri l'Italia, il commissario ha glissato, dicendo di «doverci riflettere».
Dal canto suo, Bruxelles intende mettere in campo cinque miliardi già stanziati, ma non utilizzati, per dedicarli nel 2009 e 2010 alle reti energetiche e alla larga banda. Viene proposto poi lo sblocco di 4,5 miliardi dei finanziamenti Ue regionali e di 1,8 miliardi del fondo sociale. Prevista poi una ricapitalizzazione della Bei che permetta di aumentare il volume degli interventi di 15 miliardi nel 2009 e di altri 15 nel 2010. «Per consentire alla Bei di potenziare le attività di finanziamento - ha chiarito Barroso - gli Stati membri potrebbero decidere prima della fine dell'anno di incorporare nel capitale della Bei risorse per circa 60 miliardi di euro».
A favore del settore automobilistico, il presidente della Commissione ha previsto «quattro miliardi di prestiti della Bei destinati a investimenti per vetture meno inquinanti», insieme a garanzie dei prestiti che riguardano anche altri settori. Barroso ha posto l'accento sull'esigenza di una politica di investimenti intelligenti rivolti a dare la leadership all'Europa nelle nuove tecnologie compatibili con l'ambiente, e ha invece bollato come «fuori moda» e «non compatibili con la Wto» piani per l'auto annunciati in altre parti del mondo.
Il pacchetto anti-crisi europeo ha ottenuto i commenti favorevoli di varie capitali, da Madrid e Londra, ma ha anche incassato i distinguo di Berlino. Il cancelliere Angela Merkel ha messo in guardia nei confronti di una «gara a suon di miliardi» tra gli Stati e ha ribadito la sua opposizione a tagli dell'Iva. Un suo portavoce ha poi precisato che la Germania si ritiene a posto con le misure già annunciate, ma non esclude nuovi interventi a gennaio.
enrico.brivio@skynet.be


LE MISURE DELLA COMMISSIONE


STIMOLI
Gli incentivi dovranno essere opportuni, mirati e temporanei, per un ammontare di 200 miliardi di euro (257 miliardi di dollari), pari all'1,5% del Pil dell'Unione europea
La Commissione esorta gli Stati membri a impegnare 170 miliardi di euro nei rispettivi piani di salvataggio nazionali (1,2% del Pil), mentre altri 30 miliardi arriveranno dal bilancio dell'Unione e dalla Banca europea per gli investimenti (Bei).
Almeno quattro miliardi di euro, dalla dote messa a disposizione dalla Bei, dovranno essere riservati a partnership pubblico-private per lo sviluppo di tecnologie ecologiche nell'industria dell'auto
Cinque miliardi di fondi Ue non spesi saranno investiti per migliorare gli accessi energetici all'Unione e la banda larga
Sarà facilitato l'accesso a 1,8 miliardi di fondi Ue per la formazione al lavoro
Circa un miliardo andrà allo sviluppo di tecnologie che migliorino l'efficienza energetica delle abitazioni e 1,2 miliardi a interventi dello stesso genere per gli impianti produttivi
Nei prossimi due anni, gli aiuti della Bei per le Pmi cresceranno di 10 miliardi (a quota 30 miliardi)
FONDI PIÙ VELOCI
La Commissione accelererà lo stanziamento di parte dei fondi regionali di sostegno per un ammontare fino a 6,3 miliardi di euro
TAGLI ALL'IVA
I Governi sono liberi di ridurre l'Iva, ma senza scendere sotto la soglia del 15 per cento. La Commissione ha anche presentato all'Europarlamento la proposta di adottare un provvedimento che consenta un'aliquota Iva agevolata per i servizi a forte intensità di manodopera
SOCCORSO ALLE IMPRESE
La Commissione suggerisce di adottare un sistema di garanzie e prestiti alle aziende dove le condizioni del credito sono sfavorevoli
La Commissione raccomanda di semplificare le procedure burocratiche per creare un'impresa, in modo che non servano più di tre giorni
DEFICIT FLESSIBILE
Gli Stati membri potrebbero essere costretti a superare il tetto del 3% nel rapporto deficit/Pil durante la recessione, ma dovrebbero rientrare nei parametri una volta che le economie si saranno riprese
POLITICHE MONETARIE
La Commissione ha affermato che la Banca centrale europea ha margini per abbassare i tassi di interesse

Per il grafico fare riferimento al pdf
 
 Semplifica la gestione delle spese di business
Richiedi le Carte Supplementari per i tuoi collaboratori. Potrai snellire la gestione amministrativa, grazie a un unico strumento di pagamento per tutte le spese professionali e, in più, evitare scomodi anticipi di contante.

Scopri di più

 American Express Viaggi
Il sito viaggi di American Express ti offre tante opportunità di viaggio, hotel, noleggi auto e voli anche multi destinazione con le più importanti compagnie aeree.

Scopri di più

 Con American Express l'amicizia premia!
Invita i tuoi colleghi e amici a richiedere Carta American Express: per ognuno di loro che diventerà Titolare, riceverai fino a 25.000 punti Membership Rewards®.
Più ne presenti, più ti potrai premiare.

Scopri di più