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Newsletter del 20 Gennaio 2009

L'Europa estende gli aiuti di Stato

Enrico Brivio
BRUXELLES. Dal nostro inviato
Un temporaneo ammorbidimento delle regole europee sugli aiuti di Stato «per far fronte agli effetti della crisi del credito sull'economia reale». Così Neelie Kroes, commissario europeo alla Concorrenza, ha giustificato ieri la decisione di elevare la soglia de minimis fino alla fine del 2010 a 500mila euro, dai 200mila euro attuali, l'importo che potrà essere erogato a sostegno di un'impresa senza alcuna notifica a Bruxelles.
«Dobbiamo lottare contro la crisi e non farci la concorrenza gli uni contro gli altri», ha sostenuto la Kroes. «Gli aiuti di Stato devono essere mirati in modo da permettere alle imprese, e in particolare alle Pmi, di superare i problemi finanziari provocati dalla restrizione del credito,senza aggravare ulteriormente la situazione delle altre imprese». Diverse le misure accettabili da Bruxelles, in virtù dell'allargamento delle maglie dei critieri di giudizio, oltre alla possibilità conferita ai Governi europei di concedere un aiuto forfettario massimale di 500mila euro nell'arco dei due prossimi anni, al fine di aiutare le imprese a superare le attuali difficoltà.
Ammesse anche nuove garanzie pubbliche con la possibilità di ridurre il premio da pagare; sussidi al pagamento di interessi su crediti; prestiti agevolati, in particolare destinati alla produzione di prodotti "verdi" non inquinanti, che vadano oltre gli standard minimi ambientali; concesse, infine, deroghe sulle linee guida al capitale a rischio che permetteranno di portare da 1,5 a 2,5 milioni per Pmi gli interventi, riducendo il livello richiesto di partecipazione privata al 30% dall'attuale 50 per cento.
Il commissario Kroes ha detto di aspettarsi un ritorno alla normalità sui mercati finanziari «in un futuro prevedibile» e per questo di aver varato delle misure valide solo fino alla fine del 2010. I Governi saranno comunque tenuti a notificare i regimi varati utilizzando i nuovi margini di flessibilità. Fra due anni poi si valuterà se sia necessaria una eventuale proroga delle misure, che al momento non appare giustificata. «Ora tocca agli Stati membri fare la loro parte – ha detto Kroes – e a loro lancio un preciso appello: non aspettate che passi Natale, ma fate ciò che dovete subito, utilizzando tutti gli strumenti messi a disposizione dalla Commissione europea». La responsabile dell'Antitrust Ue ha anche respinto al mittente le accuse di avere un approccio troppo burocratico alla crisi: «Non accetto queste accuse – ha sostenuto la Kroes – e trovo un po' fastidioso, per usare un eufemismo, sentire che la Commissione Ue non fa quello che deve fare e non agisce tempestivamente. Quando sono invece gli Stati membri a provocare i ritardi nelle decisioni».
La Kroes ha anche ribadito l'opposizione di Bruxelles ad aiuti di Stato generalizzati per il settore dell'auto, confermando invece la possibilità di aiuti mirati alle case automobilistiche che investono nelle tecnologie pulite. «Attualmente stiamo affrontando un periodo di recessione dell'economia, e non tutti i posti di lavoro possono essere salvati - ha affermato la Kroes - se ci occupassimo solo del calo della domanda nel settore dell'auto non sarebbe la soluzione giusta. Bisogna invece puntare alla produzione di beni e servizi investendo sempre più in tecnologie verdi. E questa un'occasione per creare migliaia di nuovi posti di lavoro».
enrico.brivio@skynet.be


Il sostegno alle pmi

La decisione
La Commissione Ue ha adottato ieri le nuove regole che rendono possibili per due anni aiuti di Stato alle imprese fino a 500mila euro
La crisi economica
Nel nuovo schema sono definiti «compatibili» con le norme europee tutti gli aiuti entro quella soglia, viste le «circostanze eccezionali» in cui si trova l'economia
Il ritorno
La misura è temporanea. Non si tratta. infatti, di una nuova soglia «de minimis», dal momento che tra due anni si tornerà all'attuale limite di 200mila euro
Il sostegno alle imprese
La decisione di allentare ulteriormente le maglie nella fase di recessione è stata presa la scorsa settimana dai 27 capi di Stato e di Governo della Ue, che hanno indicato la necessità di «una franchigia temporanea di due anni oltre la soglia «de minimis» e dell'adattamento del quadro di regole necessarie per aumentare il sostegno alle imprese, in particolare alle Pmi
Germania capofila
Il nuovo regime, sulla base del principio della «temporaneità», vale per tutti i settori. Era stata la Germania a sponsorizzare espressamente questa misura, subito accolta da francesi, italiani e, via via, da tutti gli altri Governi
La compatibilità
Il riferimento alla compatibilità dell'aiuto di Stato in questo caso risolve un problema giuridico: se si elevasse seccamente la soglia «de minimis», passata la fase recessiva la nuova soglia resterebbe giuridicamente valida. Valutando «compatibili» gli aiuti di Stato entro quel limite, invece, li si considera aiuti di Stato a tutti gli effetti che però non vengono vietati proprio perché la situazione è «eccezionale»

 
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