MILANO
A piccoli passi verso l'uscita dal tunnel. Non è ancora una certezza, ma i segnali seppur modesti ci sono tutti. Lo suggeriscono i consumi domestici dell'ultimo mese 2009 che, per la terza volta consecutiva, hanno chiuso in territorio positivo con un incremento dell'1% su base tendenziale annua (dicembre su dicembre).
I dati sono quelli rilevati dall'Indicatore dei consumi di Confcommercio (Icc), che in termini congiunturali codifica invece un andamento stabile di dicembre sul mese precedente. E tanto basta agli analisti della confederazione dei commercianti per definire il percorso in atto «lento e con graduale miglioramento dei consumi delle famiglie». Anche se in termini complessivi i livelli attuali sono ancora al di sotto degli stessi del primo trimestre 2008.
A mantenere poco chiara la prospettiva c'è soprattutto la difficile situazione occupazionale, che resta uno dei problemi maggiori in assoluto. Di conseguenza anche il clima di fiducia delle famiglie risente di questa situazione, con l'indice Isae che a dicembre ha accusato un lieve arretramento. Tuttavia, il sentimento prevalente è che l'Italia «stia uscendo dalla recessione in misura graduale». Sentimento di uguale tenore che si avverte dal +0,9% della produzione industriale di gennaio 2010 su dicembre 2009 rilevato dall'indagine di Confindustria.
La disaggregazione dell'indicatore Icc rileva una domanda di beni e servizi di dicembre 2009 in flessione dell'1,2 per cento. All'interno di questo aggregato, la componente più espansiva resta la spesa sostenuta dalle famiglie per i concorsi a pronostico, mentre perde terreno la domanda di abbigliamento e calzature (-1,6%). Flette anche il capitolo di spesa relativo a ristorazione e alloggio (-0,8%), peraltro in linea – secondo l'analisi Icc – con il contesto di forte penalizzazione che ha interessato il settore nell'arco del 2009 (-2,%).
Di segno opposto, invece, è la domanda relativa ai beni e servizi per la mobilità, che con un +12,8% a dicembre e +2,8% nell'arco dei dodici mesi, si conferma la voce più dinamica del paniere Icc. Distanziati ma sempre in territorio positivo i servizi per le comunicazioni (+1,4% tendenziale) e la domanda dei beni per la cura della persona (+1,3%) e per la casa (+1,3%).
Infine, uno sguardo a livello europeo, con l'Eurostat che a dicembre ha rilevato stabilità del volume delle vendite del commercio al dettaglio (-0,1%), in crescita rispetto alla variazione negativa di 0,5% del precedente mese di novembre.
N.D.B.
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