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Newsletter del 28 Marzo 2011

Pmi, la moratoria pesa le rate
di Gian Paolo Ranocchi
Giovanni Valcarenghi


La moratoria dei debiti incide sui conti 2010. Le Pmi che hanno aderito nei mesi scorsi all'avviso comune per la sospensione del pagamento della quota capitale di rate di mutuo o leasing ora sono chiamate a una corretta imputazione nei bilanci in chiusura, anche in vista della successiva determinazione dell'imponibile in Unico 2011. Un'indicazione su come contabilizzare gli effetti della sospensione è arrivato anche da un apposito documento elaborato del Consiglio dei dottori commercialisti ed esperti contabili. Per la locazione finanziaria, il suggerimento che emerge è quello di rimodulare i canoni secondo gli esercizi di competenza (si veda anche il pezzo in basso).
La chance
Prima però è necessario fare un passo indietro. L'impatto della crisi economica ha determinato l'allungamento dei tempi di incasso dei crediti commerciali e la stretta sull'ammontare dei finanziamenti erogati dal sistema bancario. Questo ha provocato tensioni finanziarie nelle imprese italiane. Una exit way è arrivata con l'intesa del 2009 tra ministero dell'Economia, Abi e i rappresentanti delle associazioni imprenditoriali. L'avviso comune per la sospensione dei debiti delle Pmi verso il sistema creditizio ha aperto la possibilità di ottenere una sospensione per 12 mesi del pagamento della quota capitale delle rate di mutuo, una sospensione della quota capitale dei contratti di leasing finanziario immobiliare (12 mesi) e mobiliare (6 mesi), l'allungamento delle scadenze della anticipazioni bancarie sui crediti. Gli strumenti, peraltro non obbligatori, hanno incontrato il favore degli operatori, tanto che sono stati riproposti e anche evoluti nel corso del tempo, sino all'ultima proroga disposta nel corso del mese di febbraio, che ammette gli interventi fino al prossimo 31 luglio.
Le condizioni
Beneficiari potenziali sono le piccole e medie imprese che, congiuntamente, abbiano un numero di dipendenti inferiori a 250 ed un fatturato annuo inferiore a 50 milioni di euro, oppure, in alternativa, un totale dell'attivo di stato patrimoniale non superiore a 43 milioni di euro. Oltre al rispetto di requisiti dimensionali, per ottenere la moratoria è anche necessario manifestare una situazione di continuità aziendale, nel senso che debbono essere chiare le prospettive economiche esistenti, nonostante le difficoltà finanziarie temporanee dovute alla congiuntura negativa. Tutti elementi che devono essere dimostrati con la redazione di un documento che metta in luce l'esistenza di adeguati indicatori economico-finanziari, gestionali e residuali.
Il passato
Anche il passato dell'azienda richiedente deve essere subito evidente. Alla data del 30 settembre 2008 la posizione con la banca doveva essere in bonis, senza posizioni scadute da oltre 180 giorni, incagliate, in sofferenza o ristrutturate. Tale posizione deve essere replicata anche al momento di presentazione della domanda, proprio a significare che l'aiuto finanziario viene concesso solo a un soggetto “regolare” proprio per superare una temporanea difficoltà. Se tutte le condizioni oggettive e soggettive sono verificate può scattare il congelamento temporaneo dei debiti in relazione alla quota capitale.
L'estensione
Con particolare riferimento al leasing finanziario, la sospensione del pagamento della quota capitale delle rate determina un allungamento del piano di ammortamento esattamente pari a quello della moratoria, per 6 o 12 mesi a seconda del tipo di contratto stipulato. Durante la sospensione, invece, sarà corrisposta esclusivamente la quota interessi alle pattuite scadenze, con un conteggio che vede l'applicazione del tasso di contratto sul debito residuo in essere al momento della applicazione della moratoria stessa. Resterà differito nel tempo, sempre per un periodo pari alla sospensione, il momento di possibile esercizio del diritto di riscatto del bene oggetto di locazione finanziaria.
L'adesione alla moratoria non può comportare spese aggiuntive, mutamento dei tassi applicati, delle garanzie richieste né incidere sul merito di credito dell'impresa. Lo scopo principale, infatti, è quello di sostenere un'azienda sostanzialmente sana che si trova in temporanee difficoltà finanziarie.
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ISTRUZIONI PER L'USO

I riferimenti

IL CALENDARIO
Entro la fine del mese di marzo dovranno essere predisposte le bozze dei bilanci da sottoporre al vaglio degli organi di controllo. Nei conti del 2010 è necessario tenere conto dell'eventuale impatto della moratoria dei debiti concessa per aiutare le aziende a superare la situazione di tensione finanziaria

LE OPERAZIONI

Le casistiche più frequentemente interessate sono i congelamenti dei mutui e della quota capitale dei contratti di locazione finanziaria. In quest'ultimo caso, in particolare, si rivela opportuno rimodulare l'originario piano di ammortamento, tenendo conto dell'allungamento del periodo di rimborso

IL COMPUTO

Le aziende che hanno contratti di leasing oggetto di moratoria nel corso del 2010 devono rideterminare la quota di competenza imputata a conto economico, per dare attuazione al principio del pro rata temporis, con conseguente riduzione delle quote in precedenza determinate anche per effetto del maxicanone
- Documento Cndcec del 16 febbraio 2011 sulla moratoria dei lesing
- Avviso comune per la sospensione dei debiti del 3 agosto 2009 e successive revisioni
- Accordo del 16 febbraio 2011 di proroga dei termini

 
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