Buone notizie in arrivo da Bruxelles per le Pmi europee. Almeno sulla carta. Mentre le capitali si interrogano sulla necessitą di introdurre una tassa sulle transazioni finanziarie per rendere pił autosufficienti le casse sempre pił vuote del bilancio comunitario, le luci della ribalta sono tutte puntate sulle piccole e medie imprese. Nelle Prospettive finanziarie dell'Unione appena presentate la Commissione Ue ha creato una grande scatola per l'innovazione e la ricerca che si affiancherą alle risorse per l'accesso al credito e alla competitivitą. Oltre ai fondi dedicati, l'obiettivo č creare una corsia preferenziale a misura di "piccoli", per rendere tutti i finanziamenti pił accessibili alle Pmi. Dall'agricoltura fino ai fondi regionali. Un bilancio di svolta, dunque, che riporta al centro l'economia reale con i suoi 23 milioni di aziende in formato small.
Per i Ventisette il richiamo suona forte e chiaro. Un'occasione da non mancare per imboccare la via del rilancio e della competitivitą. E un ruolo di primo piano di vigilanza affidato ai Mr e alle Ms Pmi che tutti i Paesi si sono affrettati a nominare sulla scia dello Small business act. E che ora avranno l'opportunitą di trasformarsi da ambasciatori a veri garanti per una politica a misura di Pmi.