di P.Br.
TORINO. Dal nostro inviato
I cluster in cui la tecnologia è un elemento fondamentale funzionano bene solo se l'imprenditoria privata, soprattutto quella piccola e media, beneficia di spazi operativi e di strutture, pubbliche o para-pubbliche, in grado di sviluppare ricerca e innovazione. A Torino due di queste strutture sono il laboratorio di meccatronica del Politecnico e il Polo regionale di innovazione per la meccatronica e i sistemi avanzati di produzione (Mesap). A dirigere il laboratorio del Poli, dove lavorano 5 docenti e 35 ricercatori, è Andrea Tonoli: «Nonostante la crisi – spiega –, siamo inaspettatamente in crescita. Abbiamo in corso una quindicina di progetti, tutti commissionati da privati». Il laboratorio segue due filoni: cuscinetti magnetici (usati nella grande meccanica e nell'industria chimica) e tecnologie elettriche e ibride per l'auto. «Siamo un laboratorio aperto - dice Tonoli -, abbiamo fitti scambi con il Mesap».
Del Mesap fanno parte 31 grandi imprese, 133 Pmi, 9 centri di ricerca e due università. «Metà delle nostre società - dice il responsabile Mauro Zangola - opera sui processi, il 30% sui prodotti e il resto sia sui processi che sui prodotti». Un campione significativo della trasversalità della meccatronica: per citare solo i principali settori, il 20% appartiene alla robotica, il 20% alla componentistica automotive, il 13% all'aerospazio, il 5% all'Ict e il 5% al bianco. «Nostro obiettivo strategico - spiega Zangola - è favorire la diffusione della cultura brevettuale». Un'indagine interna evidenzia come, su 130 aziende censite, 45 possiedano brevetti (il 40%). Metà sono grandi, metà piccole. I brevetti sono circa 1.600: di questi l'80% è posseduto dalle grandi imprese. «In particolare - continua Zangola - intediamo lavorare sul binomio brevetti-Pmi». Una delle aziende attive nel Mesap è la Teseo di Druento (41 addetti e un fatturato annuo inferiore ai 10 milioni), specializzata in sistemi di collaudo per l'industria e l'aeronautica militare e in sistemi elettronici e in fibra ottica. «Autonomamente dal Mesap - spiega il dg della Teseo, Stefano Serra - stiamo pensando di prendere una serie di brevetti in licensing per l'hardware». Secondo Serra, il Mesap è utile sotto un doppio profilo: catalizzatore dei soldi pubblici, che non sono dispersi ma convogliati in progetti specifici; e facilitatore dei rapporti fra le imprese. «E in tema di brevetti - sottolinea Serra - il Mesap potrebbe fare da scudo alle Pmi non lasciandole sole nella tutela sui mercati globali».
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www.mesapiemonte.it
IN CIFRE
133
Le aziende
Sono le Pmi che fanno parte del Mesap, il polo d'innovazione piemontese per la meccatronica e i sistemi avanzati di produzione. Ci sono anche 31 grandi imprese, 9 centri di ricerca e due università
1.600
I brevetti censiti
L'80% delle invenzioni registrate dalle imprese subalpine della meccatronica è posseduto dalle grandi imprese. Ma soltanto il 40% delle società ha aperto dei dossier sulla proprietà intellettuale