Eliminare la responsabilità solidale negli appalti, puntare sulla prevenzione delle controversie, uniformare sul territorio le denunce e le comunicazioni in materia di lavoro. Sono le principali proposte dei professionisti in chiave anti-burocrazia.
Commercialisti
Tra le istanze elaborate negli ultimi tempi dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti con il supporto dell'Istituto di ricerca c'è la revisione integrale della solidarietà del committente per le ritenute sul lavoro dipendente, con la proposta di abrogare i commi da 28 a 28-ter dell'articolo 35, Dl 223/2006.
Un'altra richiesta è la rimodulazione della disciplina sanzionatoria per gli obblighi antiriciclaggio. Secondo i commercialisti, oggi le sanzioni sono sproporzionate perché equiparano alla mancata segnalazione alcune violazioni formali (come la mancata registrazione del cliente).
Oltre agli adempimenti già in vigore, si chiede poi di evitare l'introduzione di nuove incombenze, abolendo per i professionisti l'obbligo di accettazione dei pagamenti elettronici (articolo 15, comma 4, Dl 179/2012) che dovrebbe scattare dal 2014.
Avvocati
Scommettere su strumenti rapidi e qualificati per comporre le controversie senza andare a processo. È questa, secondo il Consiglio nazionale forense, la strada da seguire per rendere più efficiente la giustizia civile. Mentre occorre abbandonare la politica attuale che combina tagli lineari alle risorse, "filtri" processuali e misure per categorie specifiche, come il tribunale delle imprese.
Secondo i legali bisognerebbe promuovere la consulenza preventiva degli avvocati, che può portare a chiudere le liti senza arrivare in giudizio. Il Cnf propone inoltre di introdurre la negoziazione assistita dai legali per concludere operazioni economiche e accordi familiari e per rendere efficaci gli accordi transattivi raggiunti con la conciliazione volontaria. E poi di puntare sull'istituzione di camere arbitrali e di conciliazione volontaria presso i Consigli degli Ordini forensi, con incentivi per le parti e la possibilità di trasferire di fronte agli arbitri i processi già iniziati.
Consulenti del lavoro
Secondo i consulenti del lavoro, bisogna introdurre regole certe per il rimborso immediato alle aziende delle somme anticipate per la liquidazione degli infortuni. Le imprese possono accumulare, infatti, crediti consistenti nei confronti dell'Inail (o dell'Inps), quando nascono contrasti sulla natura dell'evento, se si tratti, cioè, di infortunio o di malattia.
Un'altra richiesta è quella di far passare sul canale telematico e di uniformare le denunce alle casse edili, che hanno regole di compilazione e trasmissione diverse in ogni provincia. Infine, per i consulenti del lavoro sarebbe utile adottare i versamenti tramite F24 per i contributi dovuti ai fondi pensione e ai fondi sanitari integrativi.
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