Operazione trasparenza per le Casse di previdenza dei professionisti. Per effetto di due documenti approvati dall’assemblea dei presidenti, nei prossimi mesi gli enti previdenziali attiveranno delle aree specifiche sui rispettivi siti internet in cui verranno messe a disposizione in modo facilmente consultabile una serie di informazioni riguardanti la gestione delle Casse stesse o utili agli iscritti per tenere sotto controllo gli investimenti.
La novità ruota intorno al Codice etico e al Codice per la trasparenza che hanno ricevuto il via libera dei vertici delle diciannove realtà riunite nell’Adepp (Associazione degli enti previdenziali privati) che rappresenta 1,4 milioni di iscritti. Per quanto riguarda l’amministrazione, nelle aree web realizzate ad hoc e chiamate «Cassa trasparente», verranno pubblicati dati quali il costo della struttura, gli stipendi degli organi, i curricula del personale. Sul fronte dell’attività previdenziale vera e propria si potranno controllare i rendimenti e i costi degli investimenti fatti dagli enti per rivalutare il patrimonio, nonché le norme che regolano l’accesso alla pensione. Anche i professionisti, al pari della generalità dei lavoratori, negli ultimi anni hanno dovuto fare i conti con un innalzamento dei requisiti contributivi e anagrafici per l’accesso alla pensione.
Il valore dei beni mobiliari e immobiliari degli enti privatizzati è ingente. Secondo il più recente rapporto Adepp, a fine 2013 ammontavano a 60 miliardi di euro a valori contabili che corrispondono a quasi 64 miliardi a valori di mercato. Di questi un terzo viene destinato ai fondi, quasi un quinto in titoli di Stato e poco più del 10 per cento in immobili.
In molti casi, alcune di queste informazioni, come quelle relative alle regole di previdenziali, sono già disponibili sui siti delle Casse. L’operazione, quindi, in larga parte più che determinare la pubblicazione di nuovi elementi consisterà in una sorta di riordino. «Si tratta di dati - ha spiegato Andrea Camporese, presidente dell’Adepp - che in molti casi esistono già ma non sono compattati, rendiamo i vari capitoli più visibili».
Alcuni enti, invece, dovranno implementare delle nuove sezioni per adeguarsi ai Codici appena approvati. A vigilare sul rispetto e l’applicazione ci sarà un “responsabile della trasparenza”, che ogni Cassa dovrà individuare.
L’iniziativa sarà presentata ufficialmente a maggio, in collaborazione con i ministeri vigilanti, quello dell’Economia e quello del Lavoro, e con l’Autorità anticorruzione.
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